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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Rifiuti, Crocetta sfida Orlando: "La Regione potrebbe requisire Bellolampo"

In un post su Facebook prima e in una conferenza stampa dopo, il governatore illustra i punti chiave dell'ordinanza varata nelle ultime ore. E per il sito di Palermo rivendica: "Era destinato a chiudere. Abbiamo evitato tutto. Non sarebbe stato di nostra competenza..."

"All'inizio del mio insediamento nessuna discarica aveva l'impianto di biostabilizzazione. Bellolampo era destinata a chiudere. Abbiamo evitato tutto, destinando risorse, tempo, un progetto razionale. Non sarebbe stato di nostra competenza. Abbiamo pagato persino il noleggio dei compattatori perché si diceva che la Rap non avesse i messi sufficienti per la raccolta. Siamo intervenuti, appena arrivati, in piena emergenza e abbiamo arginato il problema". A dirlo è il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. In un post su Facebook prima e con una conferenza stampa dopo, il governatore illustra i punti chiave dell'ordinanza sui rifiuti varata nelle ultime ore e annuncia che la riforma del settore arriverà in Giunta la prossima settimana. Il piano passa dall'inserimento di piccoli impianti nelle discariche esaurite, inclusa quella di Bellolampo.

"Per la prima volta in Sicilia - dice - abbiamo fatto un piano legale sulla gestione rifiuti. Questa ordinanza fa chiarezza su tante cose. Tutti i comuni della provincia di Palermo conferiranno a Bellolampo, una discarica che deve marciare 24h su 24h abbassando le tariffe di conferimento per i comuni. Ci siamo stancati di chi crea i problemi e poi li attribuisce ad altri. L'ordinanza ci fa uscire da una situazione emergenziale, vogliamo una gestione razionale dei rifiuti puntando sulla differenziata. A Palermo siamo disponibili a utilizzare gli ex Pip per fare la raccolta differenziata porta a porta. Non costerebbe nulla, serve solo la realizzazione di un piano. Abbiamo messo in campo un progetto razionale nel rispetto dell'ambiente".

Se non fosse abbastanza chiaro, ecco l'affondo al sindaco Leoluca Orlando: "Le logiche di requisizione possono valere anche per Bellolampo. Dal primo luglio, la discarica di Palermo dovrà abbancare con la biostabilzzazione tutti i rifiuti della provincia quindi dovrò attrezzarsi con i tre turni, se non lo fa, allora significa che c'è un problema gestionale. La Regione, se ci sono le condizioni, può requisire sia le discariche pubbliche che quelle private".

"Il bene supremo - sottolinea Crocetta - per noi è la salute dei cittadini. Qualcuno ha detto che si volevano trasferire i rifiuti a Siculiana per favorire l'uomo di Confindustria, ma la verità è che l'impianto di Bellolampo era destinato a chiudere. Stabiliamo allora che invece di andare a Siculiana, i rifiuti vadano subito a Bellolampo e poi vediamo cosa dice la Rap e il Comune di Palermo. Basta con le bugie".

Per per la prima volta il governatore apre anche alla possibilità di trasportare i rifiuti fuori dalla Sicilia: "Siamo pronti - dice - a portare i rifiuti all'estero se questo avrà un costo minore per i siciliani rispetto al conferimento nelle discariche private e tra l'altro avrebbe un effetto benefico sull'ambiente. In questo scenario inoltre potremmo anche non costruire i termovalorizzatori".

"I costi di smaltimento della discarica di Bellolampo - replica l'assessore all'Ambiente del Comune, Sergio Marino - sono frutto di elaborazioni coerenti con i decreti emanati in questa materia dalla Regione, pertanto se qualche lieve maggiorazione dei costi viene riscontrata, ciò deriva da prescrizioni impartite dagli organi di controllo e dalla Regione (capping e smaltimento del percolato), che si riscontrano solo nel caso della discarica di Bellolampo e non anche per altre discariche delle Sicilia (prima fra tutte quella privata di Siculiana) le quali, pertanto, possono applicare tariffe più basse. Più volte - prosegue Marino - è stato chiesto formalmente da Rap di allineare le prescrizioni di tutte le discariche della Sicilia, ma senza alcun esito".

Per quanto riguarda l'impianto Tmb, per l'assessore "si sono riscontrate carenze e ritardi nella fase di avvio gestionale a causa di errori progettuali (riconducibili unicamente alla stazione appaltante e cioè alla Regione) da cui sono derivate complicazioni che impegnano RAP al loro superamento con iniziative straordinarie. Basti pensare alla 'dimenticanza' dell'affidamento alla ditta esecutrice della gestione iniziale dell'impianto (come avviene in tutto il mondo per impianti e appalti simili) che avrebbe consentito di accelerare i tempi dell'entrata a pieno regime".

"Possiamo rassicurare il presidente Crocetta e la Regione - conclude Marino -  che, nonostante si sia scelto di imporre il raggiungimento di obiettivi significativi in un mese di particolare criticità quale quello di agosto,  il Comune di Palermo sarà in condizione di rispettare i pur gravosi limiti e obiettivi stabiliti nella recente ordinanza della Regione".

LE REAZIONI

Erasmo Palazzotto (Sinistra Italiana) - "Il piano rifiuti firmato da Regione e governo nazionale non risolve nulla, nasconde soltanto la polvere sotto il tappeto. Invece di puntare tutto sulla differenziata, si ritorna a parlare di termovalorizzatori, che con una capacità di 700 mila tonnellate annue non basterebbero a soddisfare il fabbisogno dell'Isola, che - secondo dati dell'Ispra - è di oltre due milioni di tonnellate di rifiuti all'anno. Viene, inoltre, lasciato ai sindaci tutto l'onere della gestione della raccolta differenziata, senza che vengano stanziati fondi adeguati per portarla avanti, e infatti l'Anci ha già evidenziato problematiche tecniche e bocciato il piano. Questa è l'ennesima dimostrazione del lassismo di Crocetta, incapace in quattro anni di portare avanti una riforma del sistema e che ci ha portato di fatto al commissariamento". "Siamo di fronte all'ennesima presa in giro - continua Palazzotto - oggi nel corso della stessa conferenza stampa Crocetta ha escluso che ci sia stata alcuna pressione da Roma sui termovalorizzatori, mentre l'assessore Contrafatto lo ha smentito parlando esplicitamente di un'imposizione del governo nazionale. Davanti a un tema così delicato, che riguarda la salute dei cittadini, il governo Crocetta dimostra per l'ennesima volta confusione e incapacità nella gestione dei problemi della Sicilia".

Pietro Alongi (Ncd) - "Siamo giunti al capolinea. L'emergenza rifiuti in Sicilia ha già messo in ginocchio Comuni e cittadini che stanno pagando un prezzo salatissimo per la mancata assenza di una adeguata programmazione sul tema delicatissimo della raccolta dei Rifiuti", dice il vicepresidente della IV commissione all’Ars, Pietro Alongi. "Adesso basta, l'assessore Contrafatto - aggiunge - venga in commissione Ambiente e spieghi il programma che il governo regionale intende mettere in campo per affrontare un'emergenza che sta strozzando l'economia siciliana a discapito di pochi che si stanno arricchendo grazie ad una emergenza che dura ormai da troppo tempo – ha continuato Alongi -. L'assessore Contrafatto dica chiaramente di chi sono le responsabilità e indichi una medicina, anche amara, ma che faccia uscire la Sicilia da un'emergenza che sembrerebbe quasi voluta da poteri forti che va a discapito dei cittadini e serve a pianificare un sistema di illecito arricchimento – ha concluso l’onorevole Alongi -. Serve altresì fare chiarezza sulle sorti del personale del Coinres e di tutti gli impiegati di alcuni ex consorzi che nel passaggio non hanno trovato una giusta collocazione lavorativa".

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