Servizio rifiuti a Carini, Tantino: "Bene ha fatto la Regione, no a polemiche sterili"
Il responsabile provinciale per gli Enti locali di DiventeràBellissima commenta le dichiarazioni del sindaco Monteleone: "La risposta dell'assessore Pierobon fa emergere il profilo di un governo che non lascia cadere nel vuoto le sollecitazioni provenienti dai territori"
"Da chi era abituato al precedente governo regionale che avvertiva i sindaci la sera prima - tramite messaggi whatsapp - su dove conferire i rifiuti l'indomani mattina, ci si aspetta maggiore accortezza e la presa d'atto di un oggettivo cambio di passo, invece che sterili proteste veicolate a mezzo stampa". Lo afferma Luca Tantino, responsabile provinciale di DiventeràBellissima per gli Enti Locali e componente della direzione regionale del movimento, che replica così al sindaco di Carini Giovì Monteleone, il quale aveva puntano l'indice contro “l’incapacità degli organi sovracomunali preposti alla regolamentazione del servizio e dello smaltimento dei rifiuti, del dipartimento e dell’assessorato a garantire un regolare sistema”.
"La risposta dell'assessore Pierobon al sindaco di Carini - prosegue Tantino - fa emergere il profilo di un governo regionale che non lascia cadere nel vuoto le sollecitazioni provenienti dai territori, soprattutto se a sollecitare sono i sindaci, che il governo Musumeci considera amministratori di frontiera a prescindere dalle tessere di partito che posseggono. E' una risposta garbata, da uomo delle Istituzioni, consapevole dei problemi che gli amministratori locali affrontano, soprattutto nel settore spinoso dei rifiuti. Ma è anche una risposta di chi sa quel che dice, consapevole del buon lavoro già svolto e dell'altrettanto lavoro in cantiere".
Infine, Tantino sottolinea: "Occorre dirlo con franchezza, quella dell'assessore Pierobon è una risposta equilibrata ad una nota artatamente polemica, strumentale ad una campagna elettorale incipiente. Legittima solo se non travalica i confini del garbo istituzionale. La politica locale, soprattutto nei Comuni che lambiscono i 40 mila abitanti, se ben condotta può fare la differenza tra un certo provincialismo e la proiezione di un territorio vasto e articolato verso lo status di città".