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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Brancaccio

Differenziata a Brancaccio, Rap rallenta sugli appalti esterni: "Prima il contratto di servizio"

I bandi per la selezione di piattaforme private accreditate coi consorzi di filiera, svelata da PalermoToday, al centro di un incontro azienda-sindacati. Chiesto lo stop. Norata: "Avvisi vanno avanti, solo se il Comune autorizza nuove assunzioni le cose potrebbero cambiare"

La Rap "rallenta" sui bandi per l'affidamento alla piattaforme private della raccolta differenziata di plastica e multimateriale leggero (acciaio e alluminio), vetro, carta e cartone a Brancaccio. Ieri, nel corso di un vertice con i sindacati (Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e Filas), l'amministratore unico di Rap Giuseppe Norata ha chiarito che sugli appalti all'esterno per il ritiro dei rifiuti nel 5° step del porta a porta "ogni decisione verrà presa dopo aver sottoscritto il contratto di servizio con il Comune".

Questa la posizione assunta da Norata di fronte alla richiesta dei sindacati di stoppare i tre bandi pubblicati. "Gli avvisi - spiega stamani Norata a PalermoToday - vanno avanti, ma qualsiasi contrattualizzazione con le piattaforme verrà fatta non prima di luglio. E cioè quando avremo il nuovo contratto di servizio. Se il Comune ci autorizza un aumento del personale le cose potrebbero cambiare, altrimenti tutto proseguirà secondo i piani prestabiliti". In sintesi, quindi, se dovessero esserci nuove assunzioni alla Rap, i bandi verrebbero bloccati. 

La ricerca sul mercato da parte della Rap di piattaforme private accreditate con i consorzi di filiera per la raccolta differenziata (organico escluso) a Brancaccio, svelata da PalermoToday martedì mattina, è finita al centro delle polemiche dei sindacati e di "pezzi" del Consiglio comunale. Che intravedono nei bandi pubblicati dalla Rap, e condivisi dal Comune, "l'apertura di un percorso finalizzato alla privatizzazione". Rischio che sia Norata sia l'assessore comunale all'Ambiente Giusto Catania avevano categoricamente escluso al nostro giornale. E che, in seguito, avevano ulteriormente precisato con una nota congiunta. Ma i sindacati insistono e a Norata hanno ribadito che "sono contrari ad accordi con i privati per l'avvio del 5° step del porta a porta" e vogliono essere riascoltati prima che l'azienda firmi i contratti in modo tale da pronunciarsi definitivamente sulla vicenda. 

La decisione di appaltare all'esterno la differenziata è stata presa dalla Rap, di concerto con il Comune, per sopperire alle carenze di personale e intercettare quei rifiuti (carta soprattutto) che non riesce ad intercettare. Il sistema scelto è quello di corrispondere alle piattaforme private i contributi erogati dai Consorzi di filiera se avesse raccolto direttamente la differenziata: oltre 100 mila euro per il vetro, 200 mila per carta e cartone, 200 mila per plastica e multimateriale leggero (acciaio e alluminio) le somme messe a gara, che hanno già spinto alcune aziende a farsi avanti.  

Intanto, la Fp Cgil chiede le dimissioni dell'amministratore unico della Rap. Il coordinatore provinciale Igiene ambientale, Pino Spataro, accusa Norata di "deficienze nel campo della gestione aziendale", che comportano "l’impossibilità di rimpinguare uomini, efficienza dei mezzi e capacità di spesa" tanto da "accampare scuse per fare entrare, a scapito della gestione e della trasparenza pubblica, cartelli di potere dell’imprenditoria". 

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