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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sulla viabilità è scontro ministero-Regione: "Non collabora", "Roma non mantiene promesse"

Ad accendere gli animi è la mancata nomina del commissario straordinario. Il dicastero: "Non si possono questuare 300 milioni all'esecutivo quando ci sono diverse centinaia di milioni di fondi non spesi". La replica: "Risorse tutte impegnate"

E' ancora una volta polemica tra Palermo e Roma e ancora una volta ad accendere gli animi è la mancata nomina del commissario straordinario per la viabilità da parte del ministero dei Trasporti. 

In una nota del dicastero guidato da Toninelli viene messo nero su bianco che "sul tema del commissario straordinario per la viabilità in Sicilia, la Regione continua a non operare in modo costruttivo per raggiungere, in sinergia con il governo centrale, l'obiettivo di ridare all'Isola una rete viaria decente. Innanzitutto, non si possono questuare 300 milioni all'esecutivo quando ci sono diverse centinaia di milioni di fondi Fsc del Patto Sicilia per le infrastrutture, che non sono stati spesi e che il commissario sarà chiamato a utilizzare rapidamente". Un attacco netto e ripetuto: "in seconda battuta - si legge - nell'elenco delle strade su cui intervenire, inviato dalla Regione al Mit il 15 marzo scorso, sono presenti svariate tratte per le quali il dicastero di Porta Pia, con un decreto ministeriale del febbraio 2018, ha già stanziato abbondanti risorse".

Palazzo d'Orleans non ci sta e la replica è affidata all'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. "Ci dispiace  - dice - dover manifestare ancora una volta una posizione diversa rispetto a quella espressa dal ministero delle Infrastrutture circa la mancata collaborazione della Regione Siciliana sul Piano per i lavori sulle strade provinciali. Il ministero - ricorda Falcone - si spinge fino a sostenere che la Regione questuerebbe soldi pur avendo risorse in cassa. Ma andiamo per ordine: Roma aveva chiesto un Piano e il governo Musumeci ha subito provveduto a redigerne uno da 125 interventi su strade siciliane per un valore di 304 milioni di euro. Le infrastrutture da realizzare che abbiamo individuato sono integrative rispetto al Piano straordinario messo a punto, in parallelo, dalla Regione dal valore di 102 milioni di euro per 70 interventi. A questo, inoltre, si aggiungono i due piani ordinari del Patto per il Sud e dell'Accordo di programma quadro che valgono, rispettivamente, 140 e 90 milioni di euro". 

Falcone elenca "le ingenti risorse a disposizione dei cantieri: per quanto riguarda i tre piani regionali, il governo Musumeci ha già impegnato oltre 120 milioni di euro. Proprio oggi abbiamo emesso tre decreti dal valore di 12 milioni di euro. Per la prossima settimana ne sono previsti altri cinque dal valore complessivo di 10 milioni. Va inoltre precisato che i fondi Fsc del Mit hanno un cronoprogramma che, tra numerose sollecitazioni e a seguito di un serrato confronto fra il governo regionale e i nuovi vertici dell'Anas, abbiamo calendarizzato secondo una spesa che vedrà nel 2019 gare per 310 milioni, nel 2020 per 330 milioni, nel 2021 per 710 milioni e, infine, nel 2022 per 420 milioni di euro. Tutto ciò dimostra quanto Roma sappia bene come la Sicilia si presenti con un Piano dettagliato, puntuale, frutto dello sforzo del Governo. Lascia perplessi, inoltre - conclude l'assessore - il silenzio del ministero sui poteri speciali che saranno dati al commissario per affrontare, in tempi straordinariamente brevi, la drammatica condizione della viabilità siciliana. Anche questa era una promessa del ministro Toninelli, che dovrà mantenere se veramente - e non ne dubitiamo - Roma vuole essere di aiuto alla Sicilia. Dispiace, dunque, trovarsi su posizioni differenti sebbene la Regione Siciliana non sia schierata contro qualcuno o qualcosa. Il nostro Governo vuole solamente che l’Isola, dopo tanti anni di trascuratezza di vario colore politico, possa avere la concreta ambizione di voltare pagina".
 


 

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