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Regione e Ordine dei medici insieme per formare il personale dell'emergenza-urgenza

Lo scopo è quello di potenziare e garantire l'efficienza e la qualità dei servizi erogati con una maggiore tutela dei cittadini. E' il primo protocollo d'intesa in Italia per questo settore

Firmato stamattina un protocollo d'intesa, il primo in Italia, per la formazione del personale, dipendente e convenzionato, impegnato a vario titolo nella gestione dell’assistenza di base e di urgenza della popolazione colpita da catastrofe. L'accordo è stato siglato stamattina a Villa Magnisi, sede dell'Ordine dei medici, dall'assessore regionale all'Istruzione e Formazione Roberto Lagalla e dal presidente dell'Ordine dei medici Toti Amato.

Nell'ambito delle rispettive competenze, obiettivo della Regione è potenziare e garantire l'efficienza e la qualità dei servizi erogati, rafforzando la capacità istituzionale di tutti i soggetti pubblici locali che operano, con ruoli e funzioni diverse, nei servizi di Protezione civile, sociali e del lavoro; obiettivo dell'Omceo di Palermo è implementare le conoscenze professionali del personale che lavora nell’ambito della Regione siciliana nei servizi di emergenza-urgenza, a tutela della sicurezza dei cittadini e del rispetto della legalità.

Una collaborazione pensata "per estendere competenze, qualità ed efficacia delle risposte di Protezione civile a tutti i soggetti impegnati potenzialmente nella risposta del territorio, in situazioni di emergenza - ha detto l'assessore Lagalla -. Prevalentemente ci rivolgiamo agli operatori di questo mondo e lo facciamo attraverso un organo tecnico istituzionale, qual è l'Ordine dei medici, che già per effetto di altri progetti e di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, ha il compito di intervenire sulle politiche di qualificazione e nelle attività connesse agli interventi di Protezione civile. Perché dobbiamo lavorare per un'azione qualifcata capace di assicurare l'incolumità e la sicurezza delle nostre comunità. E' il primo progetto che si realizza in Italia per sviluppare la qualità del servizio sanitario pubblico, regionale e territoriale. Lo faremo mettendo in campo progetti di ricerca, formazione e competenze sull'uso delle nuove tecnologie. Lo scopo è sviluppare nuovi percorsi formativi professionali per i dipendenti regionali responsabili delle operazioni di coordinamento in materia di protezione civile, per chi lavora nelle Aziende sanitarie provinciali, non necessariamente personale sanitario. Ma anche per i dipendenti degli enti locali, in particolare per chi svolge funzioni di protezione civile nei Centri operativi comunali (Coc) e nei Centri operativi misti (Com)".

Il progetto sarà realizzato nell'ambito del Programma operativo del Fondo sociale europeo (FSE) 2014/2020.

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