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Su Facebook "auguri" di morte a Musumeci, solidarietà bipartisan: "Basta odio e offese"

L'attacco in un post - poi rimosso - lasciato da un utente sulla pagina Facebook della capogruppo M5S all'Ars Valentina Zafarana. Vicinanza al governatore da tutti gli schieramenti. Miccichè: "Parole specchio dell'attuale momento politico"

Anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, vittima di un hater. In un post sulla pagina Facebook della capogruppo M5S all'Ars Valentina Zafarana, è stato pubblicato un commento in cui si augura la morte del governatore. "Mafiumeci - si legge - non è certo una rivelazione. E' il continuum di Lombardo e di Cuffaro e di tutti i governi siciliani che sono la Dc trasformata poi in Forza Italia hanno continuato a distruggere una terra da sempre martoriata. Sig. Presidente le auguro una morte lenta e dolorosa".

Il post è stato rimosso, ma questo non ha spento la polemica. Solidarietà è stata espressa da tutti gli schieramenti, a iniziare dalla stessa capogruppo del M5S: "Condanno senza 'se' e senza 'ma' qualsiasi minaccia e qualsiasi forma di violenza. Odio e rabbia non fanno parte della nostra azione politica". La pentastellata ha poi rivolto un invito "a rispettare le persone e le istituzioni che rappresentano".

Nelle scorse settimane al centro di post violenti e offensivi era finito invece il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Messaggi finiti in un fascicolo della Procura, che indaga per "attentato alla libertà e offesa all'onore e al prestigio del Capo dello Stato":

Per il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, quelle rivolte a Musumeci sono "parole molto pesanti, specchio dell’attuale momento politico che vive non solo la Sicilia ma tutta l’Italia, in cui prevalgono le contumelie e le offese rispetto al confronto democratico. Tutto mi sarei aspettato - prosegue - tranne che leggere frasi come ‘le auguro una morte lenta e dolorosa’. Sono vicino e solidale con il presidente Musumeci. Chiunque alimenti questa cornice violenta va individuato e punito senza alcuna remora”.

“La critica che degenera in oltraggio e intimidazione gratuita - sottolinea il vicepresidente dell'Ars Roberto Di Mauro  è un vulnus per la tenuta della democrazia. All'onorevole presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci esprimo la mia vicinanza politica e umana perché l'azione di alti profili istituzionali non può essere intaccata da frustrati leoni da tastiera. Abbassare i toni è un suggerimento che ognuno di noi deve ascoltare ai diversi livelli per evitare di generare inconsapevolmente raccapriccianti casi umani e sociali”.

"Pensavamo, sbagliando, di esserci lasciati alle spalle, ai tempi della campagna elettorale, il clima di odio seriale sui social ben oltre i limiti della brutalità - commenta l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza - . Dopo le offese al Presidente Sergio Mattarella, oggi constatiamo un nuovo attacco a un esponente delle istituzioni, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, bersaglio di una violenza inaudita da parte di qualche webete che si è abbandonato ad epiteti irripetibili sulla pagina Facebook di una deputata. Al capo del governo regionale desidero manifestare la  mia solidarietà e rinnovare stima e fiducia - prosegue Razza -, mentre faccio appello al buon senso di tutti leader delle forze politiche affinché si facciano portavoce presso militanti e simpatizzanti affinché la dialettica politica rientri nell'alveo della decenza".

"Qualunque possa essere il convincimento individuale, l’uso della violenza verbale e dell’offesa personale non appartiene all’idea di politica alla quale una società civile è chiamata ad ispirarsi. Le miserabili minacce, indirizzate al Presidente della Regione Siciliana, offendono tutti noi e, con noi, i siciliani che credono nel lavoro e nell’impegno comune - sottolinea l'assessore all'Istruzione Roberto Lagalla -. Il governo e la maggioranza che lo sostengono non possono che trarre - da simili inaccettabili e volgari attacchi, spesso causati dal generale avvelenamento del clima politico - un'ulteriore e ancora più forte motivazione per serrare le fila, operare sobriamente nel quotidiano, assicurare le risposte che la Sicilia auspica e vuole".

"I lanzichenecchi dell'odio online hanno colpito ancora - dice Alessandro Aricò, capogruppo all'Ars di DiventeràBellissima -. Gli auspici di morte lanciati meschinamente dall'ennesimo leone da tastiera nei confronti del governatore Nello Musumeci sono purtroppo la dimostrazione dell'ormai imperante clima di odio contro le istituzioni. Attacchi spropositati, nei confronti dei quali questo Parlamento non può né deve restare impassibile. Oggi Musumeci, ieri Mattarella, domani altri ancora: gli haters sono un fenomeno che investe tutti e che tutti dobbiamo contrastare, contribuendo a non travalicare il senso della misura nella dialettica e nel legittimo dissenso. A Nello Musumeci la piena solidarietà del gruppo di DiventeràBellissima, insieme all'auspicio che analoghe prese di posizione contro gli odiatori sui social siano assunte da tutti gli schieramenti politici. Perché questa è una battaglia di civiltà e tutti dobbiamo combatterla". Sulla stessa linea anche gli altri parlamentari di Diventerà Bellissima.

 “Condivido le coraggiose dichiarazioni pubbliche del  presidente della Regione Siciliana ed esprimo sdegno e condanna per i pesanti commenti di minaccia e ostilità pubblicati su Facebook - dice l'assessore regionale della Famiglia Mariella Ippolito -. I social non siano zona franca per seminare odio e diffamare le istituzioni. Certa che le  autorità preposte sapranno individuare e perseguire responsabilità dei profili autori di queste aggressioni on line, al presidente Musumeci dico di andare avanti, senza tentennamenti, con la sua strenua opera di risanamento e riforma della Sicilia perché al suo fianco troverà me e gran parte di quelle siciliane e di quei siciliani che davanti ai problemi non si rifugiano nella facile offesa da click”.

Solidarietà arriva anche dal presidente del gruppo misto all'Ars Cateno De Luca. "Non ho mai nascosto, quando necessario, la distanza politica rispetto al recente operato del Governo regionale guidato da Nello Musumeci e rispetto al lavoro da lui svolto in questi mesi - dice - altrettanto apertamente però non posso che condannare volgari e violente minacce che nulla hanno a che fare con la dialettica e il confronto umano e politico sulle cose da fare. Sono certo, conoscendone la forza personale e l'integrità morale, che il Presidente Musumeci non sarà turbato, anche se certamente manifestazioni di odio verbale come quella avvenuta in queste ore devono spingerci a riflettere sullo scadimento del dibattito politico".

"Ci appelliamo - dice Tony Rizzotto, deputato regionale della Lega - al buon senso di tutti affinché la dialettica politica rientri all’interno del perimetro della correttezza e del confronto civile".

Non solo politici, ma anche sindacati. Il segretario della Cisl Funzione pubblica Sicilia Paolo Montera esprime "ferma condanna per le minacce. Il clima pesante che ha investito le istituzioni regionali in queste ore, in seguito a un aspro dibattito politico - dice Montera - non può in alcun modo giustificare o essere un alibi per gesti di violenza fisica o virtuale. Al presidente Musumeci va la nostra solidarietà, nella convinzione che non si lascerà intimorire da pavidi leoni da tastiera che alterano il sereno, pur quando acceso, dibattito politico".

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