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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Fondi extrabudget, Patrizia Monterosso indagata per abuso d'ufficio

Dopo essere stata condannata dalla Corte dei conti diffidò il dirigente generale della Formazione, Anna Rosa Corsello, a recuperare le somme. Per l'accusa è in questo passaggio che si configura il reato

Abuso d'ufficio. E' la pesante ombra scesa sul segretario generale della Regione Siciliana, Patrizia Monterosso, che risulta indagata dalla Procura. Al centro dell'inchiesta, le spese oltre i limiti effettuate dagli enti di formazione finanziati da Palazzo d'Orleans.

Dopo essere stata condannata dalla Corte dei conti a restituire un milione e 300 mila euro, la superburocrate regionale diffidò il dirigente generale della Formazione, Anna Rosa Corsello, a recuperare le somme. E così si arrivò al blocco dei finanziamenti dell'Avviso 20 a diversi enti di formazione per recuperare gli extrabudget degli anni precedenti. In questo modo, secondo l'accusa, avrebbe condizionato e compromesso il regolare funzionamento degli enti, che denunciarono la Regione.

Nella vicenda sono indagati anche la Corsello - sospesa per sei mesi nell'ambito di una diversa inchiesta - e un altro dirigente della Formazione, Michele La Cagnina. La Monterosso, che è stata interrogata per cinque ore dal pubblico ministero Luca Battinieri, ha detto di essere intervenuta legittimamente, in un procedimento giudiziario, attraverso i propri legali. E in ogni caso il recupero delle somme non era partito dal suo ufficio, ma dallo stesso dipartimento della Formazione professionale. Proprio questo passaggio rappresenta lo snodo cruciale perchè secondo i pm il reato è nell'avere formulato la diffida commentendo un abuso d'ufficio.

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