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Autostrade integre, alta velocità e raddoppi ferroviari: Cancelleri traccia le priorità per la Sicilia

Il viceministro per le Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, è stato ricevuto dal governatore Nello Musumeci. Il Ponte sullo Stretto? Per il ministro nisseno nessun "no" ideologico ma "adesso sarebbe una Cattedrale nel deserto"

Alta velocità, raddoppio di binari, autostrade completate. A stilare l'elenco delle priorità per la Sicilia è il viceministro per le Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, a Palermo per una visita istituzionale al governatore siciliano Nello Musumeci. All'incontro hanno partecipato anche gli assessori regionali alle Infrastrutture e alla Salute, Marco Falcone e Ruggero Razza.

"Le priorità sono altre - ha detto il ministro risponendo ai cronisti a proposito del Ponte sullo Stretto -  Il mio non è un 'no' ideologico al ponte o a qualunque tipo di infrastruttura che ci possa portare velocemente dall'altra parte dello Stretto. Il tema, però, è uno: con tutti i problemi che ha la Sicilia costruire quell'opera è come costruire una cattedrale nel deserto. Spero di poter parlare di alta velocità in Sicilia, di raddoppio di binari, di autostrade che vengono completate - ha aggiunto - e poi quando sarà il momento parleremo anche di quella infrastruttura, ma non mi pare che sia domani né dopodomani". 

Cancelleri ha sottolineato che la Sicilia "ha bisogno di risposte certe e date in maniera celere. Avvieremo, accanto al governo della Regione, un'interlocuzione con Anas e Rfi per portare a casa i tanti risultati di cui la Sicilia ha bisogno. Abbiamo anche parlato di possibili nuove infrastrutture che si possono realizzare nel nostro territorio. Siamo attenti sia alle criticità del passato ma anche alla programmazione di nuove infrastrutture".

"Le infrastrutture - ha ribadito anche Musumeci - hanno bisogno di tempi veloci. Ci siamo confrontati su questo e continueremo a farlo nelle prossime settimane nella consapevolezza che un vice ministro alle Infrastrutture siciliano, che conosce i problemi della Sicilia, possa diventare per noi un interlocutore importante e prezioso".

Il viceministro si è mostrato fiducioso per il futuro, puntando a una rinnovata "pace" sull'asse Roma-Palermo: "Insieme faremo un ottimo lavoro. La Sicilia ha bisogno di uomini e donne di buona volontà che finalmente portino dignità, modernità e normalità in una Regione che per tanti anni è stata dimenticata. Quest'asse Roma-Palermo è una grande opportunità per la nostra terra che vogliamo sfruttare". 

Articolo aggiornato il 30 settembre 2019 alle ore 20.15

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