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Riparte il negoziato sull’autonomia finanziaria Stato-Regione, Musumeci ricevuto dal ministro Stefani

Al vertice hanno partecipato anche l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, e il ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna. Presentate le proposte di revisione delle norme di attuazione dello Statuto

Riparte il negoziato sull'autonomia finanziaria tra Stato e Regione. Il riavvio del dialogo è stato sancito nell'ambito di un incontro a Roma tra il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Erika Stefani e il presidente della Regione Nello Musumeci. Alla riunione, che si è tenuta nella sede del ministero, hanno partecipato anche l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, e il ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna.

"Abbiamo evidenziato al ministro - afferma il governatore - quali ricadute negative ci siano state e ci siano sul bilancio regionale a seguito della mancata revisione delle norme di attuazione dello Statuto in materia finanziaria, che risalgono a oltre cinquanta anni fa. Il governo ha già proceduto alla riscrittura delle stesse, in particolare per quanto riguarda gli articoli 36, 37 e 38, uniformandole anche agli orientamenti della Corte costituzionale, che più volte, ha auspicato una riconsiderazione complessiva dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, nell'ottica di una diminuzione dei contenziosi. Siamo fiduciosi che con la riapertura del negoziato si possa arrivare a soluzioni vantaggiose per la nostra Isola".

La bozza delle nuove norme di attuazione, approvate dal governo regionale con una delibera di Giunta dello scorso 15 maggio, puntano soprattutto a nuovi meccanismi di riconoscimento della condizione di insularità, di fiscalità di sviluppo, della possibilità di vantaggi economici nei confronti di coloro che vengano a investire o a vivere nell'Isola.

Altri temi trattati al tavolo con il ministro Stefani sono stati quelli del prelievo forzoso (duecento milioni di euro) sulle ex Province e sul contributo per il risanamento della finanza pubblica che pesa ogni anno sulle casse della Regione per un miliardo e trecento milioni di euro. "Si apre di buona lena un negoziato - commenta Armao - che può dare grandi opportunità alla Sicilia, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento dell'autonomia finanziaria, dell'insularità, della fiscalità di sviluppo e della perequazione infrastrutturale per i diritti dei siciliani. Proprio ieri, il presidente Musumeci ha designato i docenti universitari Enrico La Loggia e Felice Giuffrè quali componenti della Commissione paritetica per le norme di attuazione della Regione, ai sensi dell'articolo 43 dello Statuto. Gli altri due componenti saranno indicati proprio dal ministro Stefani, che procederà anche alla firma del decreto per la ricomposizione della Commissione". 

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