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Martedì, 23 Aprile 2024
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Politiche attive del lavoro, Lionti e Raimondi (Uil): “Riforma non è un passaggio burocratico, governo ci convochi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"L’avvio del piano per la riforma delle politiche attive del lavoro, in Sicilia non è considerata materia di confronto e di concertazione con le organizzazioni sindacali ma un semplice passaggio burocratico". La denuncia è del segretario della Uil Sicilia, Luisella Lionti, che insieme a Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia, aggiunge: “La Regione, in vista dei traguardi previsti dal Programma Gol, che si inserisce nell’ambito della Missione 5 del Pnrr, non ha coinvolto nessuno. L’esatto contrario di quanto, invece, auspicato dal decreto interministeriale".

E ancora: "Nulla da eccepire se le decisioni assunte dai vari dipartimenti regionali avessero portato a qualcosa di buono. Ma purtroppo non è così, dunque il governo si faccia consigliare da associazioni datori e sindacali nell’interesse di lavoratori e giovani. Il programma - precisano Lionti e Raimondi - è il perno dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche attive, che oltre a Gol prevede il varo di un piano per le nuove competenze, il potenziamento dei centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale nel quinquennio 2021-2025".

Le risorse ammontano a 4,4 miliardi, a cui si aggiungono 600 milioni per il rafforzamento dei centri per l’impiego e 600 milioni per il rafforzamento del sistema duale che l’obiettivo di rendere più sinergici i sistemi d’istruzione e formazione con il mercato del lavoro.

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