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Al vaglio il nuovo ddl antiparentopoli "Garantita operazione trasparenza"

Dopo la bocciatura del commissario di Stato Carmelo Aronica, si pensa ad un nuovo testo da approvare nei prossimi giorni. Ma la regione potrebbe recepire una nuova norma nazionale che sortirebbe gli stessi effetti

Non vede ancora la luce il disegno di legge "antiparentopoli", dove intanto scompaiono i riferimenti ai parenti. Nell'ultima versione del testo, però, sembrano essere scomparsi i concetti di ineleggibilità o incompatibilità per chi ha familiari in società, associazioni o onlus legate da rapporti economici con la regione. La versione aggiornata è stata scritta ieri, dopo l'incontro informale tra il presidente della commissione Affarti istituzionali dell'Ars, Marco Forzese ed il commissario dello Stato Carmelo Aronica, e potrebbe essere votata a giorni.

"La norma antiparentopoli - spiega il presidente Crocetta - la stiamo presentando come naturale sviluppo di una legge che doveva essere aggiornata. E' una legge siciliana che ha superato tutti i criteri di legittimità, è stata estesa l'incompatibilità e il concetto di socio anche occulto, e riguarderà anche gli enti onlus. I principi per fare quell'operazione di trasparenza che volevamo rimangono tutti in piedi".

Il testo originario, discusso all'Ars da diversi mesi, si sarebbe dovuto votare a giorni se non fosse stato per la pioggia di emendamenti ad opera di tutti i partiti e per il dubbio di incostituzionalità. E così aveva preso piede l'ipotesi di riscrivere il ddl. Ma dopo l'incontro con il commissario Aronica si era pensato anche al ritiro definitivo del testo poiché, nel frattempo, il governo nazionale ha varato una propria norma su incompatibilità e anticorruzione, il decreto legge n. 39/2013, che potrebbe essere recepito anche dalla Regione siciliana. Con questa norma, spiegano dagli uffici del commissariato, la giunta Crocetta dovrebbe mettere la parola "fine" sui doppi incarichi detenuti da alcuni dirigenti dell'amministrazione che siedono contemporaneamente nei consigli di amministrazione o nei comitati di sorveglianza delle società partecipate.

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