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Immobili in disuso o confiscati, via al piano della Regione per il recupero

L'assessore regionale alla Famiglia Mangano: "Il bando ha a disposizione 36 milioni di euro che potranno essere spesi per realizzare progetti e interventi per migliorare i contesti urbani, specialmente quelli ad elevato disagio sociale"

Al via il piano della Regione Sicilia per recuperare immobili pubblici in disuso, o confiscati alla mafia, trasformandoli in strutture da destinare ad attività sociali o allo sport. “L'avviso pubblico – dice l'assessore regionale alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, Carmencita Mangano – è stato pubblicato oggi sul supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale. Il bando ha a disposizione 36 milioni di euro che potranno essere spesi per realizzare progetti e interventi per migliorare i contesti urbani, specialmente quelli ad elevato disagio sociale”.

Potranno presentare una richiesta di finanziamento 35 Amministrazioni comunali siciliane. In particolare le 18 Città Polo delle Agende Urbane con popolazione superiore a 50.000 abitanti (Acireale, Catania, Bagheria, Palermo, Messina, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Trapani, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Gela, Modica, Ragusa e Vittoria) e 17 città che hanno elaborato un Piano Strategico e un Piano Integrato di Sviluppo Urbano nella precedente programmazione 2007-2013 e con una popolazione compresa tra i 30.000 e i 50.000 abitanti (Alcamo, Avola, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Canicattì, Carini, Comiso, Favara, Licata, Sciacca, Misterbianco, Mascalucia, Milazzo, Monreale, Partinico, Paternò, Termini Imerese).

“La Regione – continua l'assessore Mangano – riceverà le proposte e attraverso uno schema di valutazione già predisposto, provvederà a finanziare la riqualificazione, la riconversione e la ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico con il risultato di restituire alla legalità contesti  sociali degradati e a rischio. Gli interventi, anche attraverso la partecipazione del volontariato, dell'associazionismo e del terzo settore operanti a livello territoriale, potranno servire per realizzare spazi aggregativi e polivalenti, sportelli informativi socio-sanitari e centri di mediazione e integrazione culturale ma anche per allestire aree verdi, playground per sport all'aperto e per creare strutture per la cultura e lo spettacolo privi di barriere architettoniche”.

L’Avviso, che attua l’Azione 9.6.6 del PO FESR 2014-2020, già reso noto dal 4 maggio scorso sul sito del Dipartimento e sul sito del PO FESR euroinfosicilia.it., è promosso dal Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali.

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