Recovery, Aiello: "Fondi siano messi al riparo dalle mire della mafia"
“Ora è necessario fare attenzione alle procedure. I fondi del Recovery plan non possono diventare veicolo di opportunità per la criminalità organizzata di stampo mafioso. È necessario dotare il nostro sistema delle opportune misure di bilanciamento fra la dovuta sburocratizzazione e la velocità degli investimenti con una effettiva e tempestiva garanzia di controlli. Controlli che sono necessari per escludere le società, le aziende, ricollegabili alle organizzazioni mafiose". Lo dice il capogruppo del M5S della commissione Antimafia nazionale, Davide Aiello.
Secondo Aiello: "Gli allarmi e il rischio delle infiltrazioni sono già stati ben evidenziati dalle associazioni antimafia, dalla magistratura, dalla Procura nazionale antimafia, dall'Anac e da tutti gli operatori e gli esperti del settore. Abbiamo già visto esempi tragici degli anni passati in cui le grandi opere o addirittura i soldi investiti per le ricostruzioni post terremoti, diventavano il canale preferenziale per gli investimenti da parte delle mafie. Ora è arrivato il momento di agire. Serve una cabina di regia centralizzata per l'elaborazione di procedure adeguate per regioni ed enti locali e per l'effettivo monitoraggio dei progetti e dei soggetti che realizzeranno i lavori per tutti i settori individuati nel Pnrr. La commissione antimafia deve avere un ruolo centrale, proprio per supportare le attività di prevenzione e di controllo da parte degli organi preposti. Meno burocrazia ma più controlli, questa la strada da percorrere”.