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Reddito di cittadinanza, Nicolao e Susinno: "La fase due è un flop"

Un'occasione sprecata per i percettori del reddito di cittadinanza ma soprattutto per la città

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Per i percettori del reddito di cittadinanza sono trascorsi i primi 18 seduti sul divano in attesa di una chiamata che non arriva.  Era stata definita la cosiddetta 'fase 2'  on l’obbligo di svolgere lavori socialmente utili, non retribuiti, nei Comuni, che andavano dall’assistenza agli anziani al verde pubblico e quant'altro. Ma allo scoccare dei primi 18 mesi niente da fare di tutto ciò.  Per molti percettori questa è anche un'umiliazione". Lo dicono in una nota Antonio Nicolao, vicepresidente della prima vircoscrizione, e Marcello Susinno, consigliere comunal.

Per Nicolao e Susinno: "la lunga attesa dopo i vari colloqui in Via Praga con i Navigator ha portato solo ad un nulla di fatto. Se non fosse stato per le sporadiche iniziative di volontariato di alcuni gruppi di beneficiari, la città non avrebbe avuto nemmeno questo piccolo contributo. E evidente che la fase 2 si è rilevata ad oggi un flop; inconcepibile aver lasciato poltrire"sul divano i circa 12.500 percettori, tra le circa 30.000 famiglie che potevano essere impegnati per un tempo oscillante dalle 8 alle 16 ore settimanali per svolgere attività di supporto nei mercatini, nei musei, spazi culturali, aree verdi, spiagge e o in interventi di pulizia di alcune aree della città o come supporto allo spazzamento e diserbo. E' evidente, peraltro, che alcuni di questi settori l'amministrazione è in affanno per carenza di personale. Molti beneficiari si sentono dei parassiti e nullafacenti, inutile dire che il lavoro da anche dignità - continuano Nicolao e Susinno. Purtroppo la responsabilità non è dei percettori, ma di chi decide di lasciarli a non fare nulla. In fondo a fine mese la carta viene caricata lo stesso e per importi anche superiori a € 1.300,00 al mese. L'Anpal mette in evidenza che dalla seconda metà di marzo sono state sospese molte attività a causa del lockdown. Comunque vada non si può certo dire che il sistema reddito di cittadinanza abbia funzionato alla perfezione rispetto ad una chiusura di due mesi, per un programma che è in piedi da diverso tempo. L'auspicio è che, con il prossimo rinnovo, previsto per il mese di ottobre, degli ulteriori 18 mesi si possano attivare contestualmente progetti di utilità collettiva atteso che migliaia di percettori preferiscono dare un contributo attivo per la nostra città, piuttosto che poltrire sul divano".

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