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Bosco (Udc) contro il laicismo spietato nelle scuole: "Al Ragusa Moleti fatto grave"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Noto con sconcerto che basta davvero poco per finire sulle prime pagine dei giornali anche assumersi la responsabilità di una circolare ridicola", ad affermarlo è Gioacchino Bosco commissario provinciale dell'Udc. 

Il coordinatore si riferisce ai recenti fatti verificatisi alla scuola primaria di Palermo Ragusa Moleti dove il neo dirigente ha emesso una circolare che vieta ai bambini la possibilità di fare quelle semplici preghierine con le quali dichiara Bosco "tutti siamo cresciuti prima della merenda". Vorrei dire al Signor La Rocca - prosegue - che laicità è anzitutto avere rispetto per l'identità culturale e religiosa di un paese. Mi chiedo infatti quale possa essere il rispetto per l'alterità e la diversità senza che ci sia alcun rispetto per le proprie tradizioni. Potrei citare centinaia di sentenze di tribunali autorevoli che riconoscono nei nostri simboli religiosi l'espressione di quella laicità più vera e più profonda che nulla a che fare con quel laicismo spietato che si sta diramando a partire dalle scuole e che vuole arrogantemente fondare la convivenza tra gli uomini sul rifiuto di Dio. La laicità di La Rocca? Quella di stipare le statue sacre nelle latrine di una scuola sol perché a parer suo "ingombranti".

Innanzi a questi episodi sconcertanti e altresì gravi, chiedo al sindaco Orlando di intervenire per conoscere il suo parere e al Ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli di richiedere l'immediato ripristino dello stato dei luoghi. Vorrei ricordare a La Rocca - conclude Bosco - che anche i musulmani sono molto legati alla Vergine Maria ma questo, è un fatto di conoscenza culturale".

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