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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il piano del Comune che ridisegna la costa: spiagge più "libere", nuove concessioni e pista ciclabile

La Giunta dà l'ok al Pudm, che entrerà in vigore quando scadranno le attuali concessioni demaniali. Prevista l'assegnazione ai privati di 80 lotti destinati a stabilimenti balneari, ristoranti e alberghi. Orlando: "L'acquario alla Bandita? "Dovremmo rivolgerci a 'Chi l'ha visto?'"

Spiagge più accessibili nuovi stabilimenti balneari, aree attrezzate e attività commerciali, per un totale di 80 lotti che saranno affidati ai privati con concessioni limitate nel tempo: massimo 6 anni. E poi una pista ciclopedonale che "correrà" lungo tutti i 25 chilometri di costa: da Acqua dei Corsari al faro di Capo Gallo. 

Sono alcune delle novità contenute nel Pudm (il Piano di utilizzo del demanio marittimo), predisposto dal Comune, dovrebbe entrare in vigore dopo il 2020, quando scadranno le concessioni demaniali ancora in vigore. Uno strumento di pianificazione urbanistica che "ridisegna" il fronte a mare (escluse le aree di pertinenza dell'Autorità portuale), secondo una nuova visione: alleggerire la pressione su Mondello e rendere fruibili quei tratti di costa finora poco sfruttati e degradati: ad esempio nella Costa Sud, da Romagnolo ad Acqua dei Corsari.

"Un sogno che si potrebbe trasformare in un incubo" sottolineano il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore all'Ambiente Sergio Marino "se la Regione dovesse cambiare le regole". Con l'ultima finanziaria nazionale, il Parlamento ha prorogato le concessioni esistenti fino al 31 dicembre 2033. Se la Regione, titolare in Sicilia sul demanio marittimo, dovesse recepire la norma il Pudm - così come concepito dal Comune - crollerebbe. Ecco perché l'amministrazione chiama "i cittadini alla mobilitazione", auspicando "un controllo sociale sul demanio". Sindaco e assessore insistono: "Il nostro obiettivo è fare in modo che i palermitani si possano riappropriare del loro mare. Ciò non significa che non si potrà fare impresa sul demanio, ma che le attività economiche devono avvenire nel rispetto del bene comune. E comunque la maggior parte degli arenili deve essere fruibile liberamente".

Il Pudm, condiviso dalla Giunta dopo le nuove linee guida emanate dalla Regione, è stato presentato oggi pomeriggio a Palazzo delle Aquile. Alla presenza, tra gli altri, anche dell’assessore in pectore Giusto Catania e del capogruppo di Palermo 2022 Toni Sala. Il Comune in realtà aveva già redatto una prima proposta di Pudm, approvata in Giunta nel 2013 e in Consiglio nel 2014. Ma nel frattempo la Regione ha cambiato le linee guida e di fatto il percorso si è bloccato. Recentemente la restituzione dell'atto al Comune per la rielaborazione, che la Giunta ha completato lo scorso 28 febbraio. "Cinque anni e mezzo sono passati negli uffici regionali" commenta Orlando sarcastico, che aggiunge: "Manderemo il Pudm alla Regione ma anche alla Commissione europea e al ministero dell'Ambiente. Speriamo che lo Regione approvi presto il Pudm senza far passare altro tempo". "Ovviamente ci saranno alcuni ostacoli da superare, ma siamo fiduciosi" prosegue Marino. "Sono decisamente un assessore fortunato - dice invece Catania - nella scorsa Giunta ho potuto fare 140 mila metri quadri di pedonalizzazioni grazie al Pgtu elaborato da Tullio Giuffrè; ora il collega Marino mi offre uno strumento per consentire alla città di usufruire del proprio mare".

Il testo verrà adesso inviato alla Regione per la verifica di conformità alle linee guida e poi ritornerà in Consiglio per la pre-adozione. "E' importante che questo passaggio si completi prima possibile" afferma Marino. L'iter infatti sarà lungo. Il passo successivo sarà la pubblicazione nell'albo pretorio del Comune per 30 giorni in modo da consentire ai cittadini la presentazione di eventuali osservazioni; quindi il Comune dovrà acquisire la Vas (Valutazione ambientale strategica) e i pareri tecnici (in conferenza di servizi). Con l'adozione finale da parte del Consiglio, il Pudm potrà essere trasmesso alla Regione per l'approvazione definitiva (con espresso provvedimento o, trascorsi 90 giorni, in silenzio assenso). Dopo il via libera i privati che avranno tratti di costa in concessione dovranno versare i canoni direttamente al Comune, che tratterrà il 75% e "riverserà" il 25% alla Regione (interamente i canoni delle concessioni attive al 2015 e il 25% di quelle successive). A stabilire l'importo dei canoni sarà la Regione, che vorrebbe ritoccarli all'insù.

Il nuovo Pudm divide la costa in tre tipologie di aree: quelle di rilevante interesse naturalistico, che non potranno essere intaccate, salvo per effettuare interventi di ripristino ambientale; le spiagge e le scogliere, dove sorgeranno attività balneari e ricreative. Fermo restando le porzioni di spiaggia in prossimità della battigia, che non possono essere date in concessione: le cosiddette aree di libero transito. Il Piano individua anche solarium, che non si possono recintare, e aree dove collocare manufatti per i servizi (wc, depositi, docce, cabine, punti ristoro, ecc...).

Le aree a loro volta vengono suddivise in zone e, all'interno di quest'ultime, invividuati i lotti da assegnare ai privati. Che non potranno estendersi oltre i 3 mila quadri per gli stabilimenti balneari e i 2 mila metri quadri per le spiagge attrezzate. Nella proposta di Pudm sono indivduati 7 stabilimenti balneari (per complessivi 23.924 metri quadri), 45 aree attrezzate per balneazione (70.291 metri quadri), una spiaggia per gli animali di affezione (1.914 metri quadri), 11 punti ristoro (4.400 metri quadri), un'area ormeggio, rimessaggio e noleggio natanti (362 metri quadri), 6 attività commerciali ed esercizi di ristorazione (838 metri quadri), un'area attrezzata per lo sport da spiaggia (6 mila metri quadri), un'area per gli spettacoli pubblici (11.843 metri quadri), la "Città della Nautica" (54.615 metri quadri) presso l'ex Chimica Arenella (dove sorgeranno anche insediamenti alberghieri), uno spazio per attività produttive esistenti (5.835 metri quadri), 5 zone destinate ad attività culturali (1.108 metri quadri). Per un totale di 80 lotti (181.130 metri quadri) da mettere a gara.

Nella Costa Sud saranno in totale 3 gli stabilimenti e 18 le spiagge attrezzate. "Un vera e propria rivoluzione - rimarca il consigliere Sala - con importanti interventi di riqualificazione e bonifica. Il Consiglio si farà trovare pronto, come ha già fatto nel 2014". Nei piani del Comune c'è anche un parco alla foce del fiume Oreto e l'esproprio della strada privata che porta a Capo Gallo. Resta un sogno l'acquario alla Bandita: "Dovremmo rivolgerci a 'Chi l'ha visto?' per cercare il presidente Albanese: il progetto dell'acquario non ci è mai pervenuto". Per supportare gli investimenti dei privati nei tratti di spiaggia che necessitano bonifiche, interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico, la Giunta potrà determinare un periodo di concessione superiore a 6 anni e la concessione di più lotti. "Nessuna parte permarrà ad uso esclusivo di un privato, sia che esso sia proprietario di una residenza, di un albergo o concessionario di uno stabilimento balneare" si legge nel Pudm, che si pone l'obiettivo d'innescare "un processo di riappropriazione del mare e di contrasto ai privilegi, tanto sentito dalla collettività cittadina".

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