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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Giornata contro la violenza sulle donne, protesta davanti ai gazebo

Alcune decine di femministe del Collettivo Anillo de Fuego hanno organizzato un presidio davanti ad alcuni seggi delle primarie del centrosinistra: "I partiti sono indifferenti"

Protesta davanti ai gazebo delle primarie. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, circa cinquanta femministe del Collettivo Anillo de Fuego hanno organizzato a Palermo un presidio davanti ad alcuni seggi per le primarie del centrosinistra.

"La contestazione è partita dalla considerazione che - si legge in una nota del Collettivo Anillo de Fuego - in una giornata dove al centro del dibattito dovevano esserci tematiche inerenti le violenza contro le donne, ed iniziative e dibattiti volti a superarla, i partiti politici hanno comunque di deciso di svolgere le primarie del Pd nella più totale indifferenza nei confronti di una questione sociale così rilevante qual'è quella della violenza di genere. Questo a dimostrazione dello scollamento che ormai vige tra il sistema marcio dei partiti politici e la società civile".

"Troppe donne - prosegue la nota -  troppo spesso, infatti, sono vittime di aggressioni dentro e fuori la famiglia, subendo stupri, umiliazioni, violenze psicologiche e fisiche da parte di mariti, fratelli, fidanzati e padri. Son ben 98 dall'inizio dell'anno una media che si attesta quasi ad una vittima ogni due giorni. E' solo di appena un mese fa la notizia delle morte di Carmela, studentessa 17enne uccisa barbaramente dall'ex fidanzato della sorella che continuava a perseguitarla, perchè non accettava di essere stato lasciato. Questo a riprova del fatto che nel 'Bel Paese' ancora vige una mentalità che considera le donne come meri oggetti di proprietà degli uomini di turno e non come soggetti capaci di autodeterminare la propria vita; tutto questo nel silenzio dei media che continuano a definire queste brutalità ai danni delle donne come 'omicidi passionali' laddove di passionale non vi è proprio nulla.
Ancora una volta sottolineiamo dunque come le uniche armi contro il perpetuarsi della violenza di genere, siano - conclude il comunicato - la lotta e la resistenza quotidiana di studentesse, precarie,disoccupate e lavoratrici pronte anche il 25 Novembre a scendere in piazza!".

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