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Blocco tir, Musumeci incalza il governo nazionale: "Subito provvedimenti risolutivi"

Nel giorno in cui la protesta si sposta al porto di Palermo, dove una ventina di camionisti ha fermato i mezzi pesanti davanti ai varchi, il presidente della Regione fa squadra col governatore della Puglia per sostenere la vertenza. E a Roma il viceministro Bellanova riunisce il tavolo degli autotrasportatori: "La mobilitazione non degeneri"

"Il permanere della vertenza degli autotrasportatori per il caro carburanti rischia di appesantire, ancora di più, una situazione economica già difficile nelle regioni meridionali. Situazione che si sta aggravando anche a causa del conflitto in Ucraina, ma che coinvolge tutte le nazioni europee e quindi anche noi. Per questo motivo, dopo avere sentito il collega governatore della Puglia Michele Emiliano, abbiamo concordato con il presidente della Conferenza della Regioni, Massimiliano Fedriga, di intervenire sul governo nazionale: servono provvedimenti urgenti e risolutivi". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in relazione alle proteste degli autotrasportatori contro il caro carburante. Oggi il blocco dei tir si è spostato al porto di Palermo, dove una ventina di autotrasportatori ha fermato i mezzi pesanti tra due varchi; mentre un altro gruppo si è piazzato in corrispondenza del molo Santa Maria.

Il blocco dei tir arriva anche al porto di Palermo | Video

Intanto oggi pomeriggio al ministero delle Infrastrutture è stato convocato il tavolo per affrontare la vertenza degli autotrasportatori. "Il tavolo è permanente - dice la viceministra Teresa Bellanova -. Il nostro obiettivo è arrivare a soluzioni soddisfacenti per tutte le parti. Siamo al lavoro per dare risposte concrete e immediate". Il governo è al lavoro affinché nel decreto Energia ci siano aiuti economici per le aziende del settore messe in ginocchio dall'aumento spropositato del carburante.  

"Condizione determinante - avverte Bellanova - è naturalmente la responsabilità di tutti, istituzioni e parti sociali, perché le difficoltà che le aziende stanno incontrando e su cui è in atto la ricerca di soluzioni non degenerino, come sta accadendo in alcune realtà, in problema di ordine pubblico. Questo è un settore che ha dato una straordinaria prova di sé nel corso della pandemia, garantendo al Paese normalità e coesione sociale. Lavorare tutti nella stessa direzione e con gli stessi obiettivi significa costruire le condizioni necessarie a trovare risposte e soluzioni".

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