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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Protesi e ausili per disabili o minori: "I prodotti gratuiti devono essere chiari"

Il deputato dell'Udc all'Ars Vincenzo Figuccia lancia un appello all'assessorato alla Sanità chiedendo di rivedere i nomenclatori tariffari: "I soggetti affetti da disabilità hanno il diritto di conoscere senza ambiguità quali siano i dispositivi cui hanno effettivamente diritto"

"I soggetti affetti da disabilità hanno il diritto di conoscere senza ambiguità quali siano i dispositivi cui hanno effettivamente diritto, se un determinato prodotto può essere ottenuto gratuitamente oppure no". A sostenerlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell'Udc all'Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia, che stamani è intervento all'apertura di un tavolo tecnico, per fare il punto sull'ormai imminente approvazione del nuovo nomenclatore tariffario. 

Il documento, istituito con il decreto 332 del 1999, secondo il parlamentare regionale lascerebbe spazi alla discrezionalità dei dirigenti sanitari per cui, persisterebbero procedure diverse per i vari distretti. "Ne consegue - afferma Figuccia - che bambini affetti da scoliosi, attendono mesi per ricevere un busto, esponendosi a gravi e inevitabili peggioramenti". Ora il nomenclatore regionale sta per essere cambiato dall'assessorato Sanità. "E' opportuno - continua il parlamentare - che in questa fase, si agisca accuratamente negli interessi di aziende e assistiti". 

La bozza del nomenclatore ad oggi presente preoccupa Rosario Gagliano, presidente di A.O.T.O., l'associazione di categoria più rappresentativa del comparto ortopedico in Sicilia con oltre il 50% dei laboratori ortopedici associati presente all'incontro di questa mattina: "Mette dentro solo gli ausili costruiti nel commerciale e coinvolge meno le officine ortopediche".

"La Regione - conclude Figuccia - per l’aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili, risalente all’ormai superatissimo Decreto Ministeriale 332/99, deve assicurare inammissibilità di forniture difformi, discrezionali e incontrollabili in quanto ad appropriatezza e congruità".

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