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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Evento a Palazzo delle Aquile: "Promuovere la pace contro la guerra in Iran e nel Mediterraneo"

Oggi alle ore 18.00 presso l’aula Rostagno del Municipio di Palermo (Piazza Pretoria) Assemblea organizzata dalla Consulta cittadina per la Pace,l a Nonviolenza,i diritti umani ed il disarmo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L’appuntamento di Palazzo delle Aquile, nel tardo pomeriggio, vuole richiamare l’attenzione della cittadinanza sui venti di guerra che soffiano nell’area del bacino mediterraneo e che mostrano come la Sicilia, suo malgrado, sia collocata al centro delle grandi manovre. All’iniziativa pubblica sono state invitate tutte le realtà associative democratiche e pacifiste della città. In merito all'attentato USA a Baghdad contro Qasem Soleimani la presa di posizione da parte della Consulta per la Pace è stata netta. Nella nota diramata per la convocazione assembleare in Municipio, si evidenzia infatti che l’attentato è stato “un grave atto che destabilizza tutto il medio Oriente”. La nota precisa altresì che il “capo di tutte le milizie filo-iraniane presenti in Iraq, Siria, Libano, Gaza, ed oltre” – Qasem Soleimani – “Ha seminato violenza e terrore in tutti questi paesi ed è morto in maniera altrettanto orribile”.

Tuttavia non si può fare a meno – unitamente al International Peace Bureau – di giudicare l’assassinio del generale iraniano “come un atto di guerra da parte degli Stati Uniti che non deve essere tollerato”. Ma ancor più diretta è l’accusa che la Consulta di Palermo rivolge al capo dell’ amministrazione americana, facendo risaltare il suo cinismo politico: “Trump, in difficoltà per la procedura di impeachment per l'approssimarsi delle elezioni, ha creato una occasione di conflitto esterno per ricompattare il proprio consenso dando un assist agli ayatollah in difficoltà per le manifestazioni interne all'Iran e al barcollante governo iracheno contestato dalla «bella rivoluzione» che da mesi riempie le piazze”.

Insomma, la guerra uber alles. E in questo scenario il nostro Paese è pienamente coinvolto. Secondo quanto riferisce la Consulta – nel dettaglio dell’evento social – alle 90 testate Nato presenti in Italia, pare che si aggiungano le atomiche, schierate finora in Turchia, le quali verrebbero ricollocate nelle basi italiane. In ogni caso dalla situazione in atto emerge, con estrema chiarezza, il ruolo geo-strategico assunto dalle innumerevoli installazioni militari USA e NATO ospitate nel suolo italiano (Sigonella e Niscemi in primis). A questo quadro allarmante seguono insistentemente le voci di una guerra alle porte della Sicilia: da stamattina risuonano gli echi dei bombardamenti che giungono dal teatro frontaliero libico. Di tutto ciò la politica non solo italiana, ma anche europea, non sembra aver completa consapevolezza e “continua a guardarsi l'ombelico, dimostrando la propria pochezza ed inconcludenza”. Con questa triste considerazione la Consulta per la Pace, la Nonviolenza,i diritti umani ed il disarmo invita ad un aperto confronto con le forze sociali, augurandosi un’ampia partecipazione all’Assemblea di questo pomeriggio.

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