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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pd, le primarie del rinnovamento? “Sì, ma ci sia accordo generazionale”

Domenica si sceglieranno i candidati alle prossime elezioni politiche. Agnello: "Il nuovo parlamento dovrà recuperare il senso di responsabilità". Siragusa: "Noi abbiamo l'agenda Bersani: lavoro e moralità"

Alla vigilia delle primarie per scegliere i candidati alle prossime elezioni politiche, nel Pd scoppia la “grana” delle tessere. In Sicilia infatti il numero degli iscritti al Pd del 2011, ovvero quelli che hanno diritto a votare domenica insieme con gli elettori alle primarie del 25 novembre per il candidato premier, negli ultimi giorni avrebbe subito un “ritocco” al rialzo.

Un escamotage, secondo alcuni, per incrementare il numero di votanti e favorire la corsa di qualche candidato. E i più maliziosi pensano che dietro la “corsa al tesseramento” ci sia lo zampino dei “vecchi” del partito, che temono che l’ondata di giovani di belle speranze possa togliere loro spazio. Già, perché uno dei temi di queste primarie il rinnovamento all’interno del partito.

“L’innovazione però - dice Dodo Agnello, 34enne assegnista di ricerca all’università e fondatore dell’Udu - non deve essere soltanto un fatto generazionale, ma deve dipendere anche da un accordo tra le generazioni”. Concetto condiviso anche da Alessandra Siragusa, parlamentare uscente alla sua prima legislatura: “Condivido pienamente la scelta coraggiosa del partito – dichiara a PalermoToday - e non si deve parlare di scontro generazionale. E’ una grande occasione di democrazia”.

Sulla corsa al tesseramento Siragusa ha le idee chiare. “Abbiamo presentato un esposto alla commissione di garanzia e siamo in attesa di una risposta – dice  – e il problema è che manca un’anagrafe certificata degli iscritti al partito. Se si decide di limitare la partecipazione alle primarie poi bisogna stare attenti. Serve un controllo esigente: il giusto rigore va mantenuto anche per gli iscritti”.
 
Agnello, uno dei giovani rampanti di queste primarie preferisce concentrarsi sui futuri programmi: “Il nuovo parlamento a maggioranza Pd dovrà recuperare il senso di responsabilità, valorizzando però l’equità e il sostegno del “costo dei diritti”, dice Agnello.

Parla di “Agenda Bersani” invece Alessandra Siragusa. “Più che l’Agenda Monti noi abbiamo l’agenda Bersani – conclude – con quelle che sono due parole d’ordine: lavoro e moralità. L’agenda. Monti è stata utile ma adesso proponiamo la nostra agenda”.

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