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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Faraone: "Le primarie in Sicilia? Non sono convinto che alla fine l'esito verrà rispettato"

Il capogruppo in Senato di Italia Viva interviene dopo la caduta del governo Draghi: "Conte ha dichiarato che quello che si fa a Roma si fa a Palermo, quindi se si dovesse essere coerenti con queste parole probabilmente il M5S dovrà uscire fuori dalle alleanze"

"Non si può dire a Roma i cinque stelle 'no' perché hanno fatto andare per aria un governo repubblicano come quello di Draghi e poi mantenere le primarie e sostenere comunque che ci sia un'alleanza con quelli che hanno mandato per aria Draghi. E' un po' come per il rigassificatore, non si può dire a Roma sì e poi organizzare comitati del no nei territori dove il rigassificatore viene impiantato. Io credo che in questa campagna elettorale bisogna dimostrare coerenza". Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo in Senato di Italia Viva, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, anche per commentare l'esito delle primarie in Sicilia.

"Servirà linearità, quella che manca per esempio a destra se si pensa che Forza Italia e Lega vogliono portare in Consiglio la donna che per 18 mesi gli ha detto che hanno sbagliato a sostenere il governo Draghi, anche questa è incredibile. Chi sosterremo? Intanto capiremo quello che accadrà in queste ore. Io non sono convinto che alla fine l'esito delle primarie siciliane verrà rispettato perché Conte ha dichiarato che quello che si fa a Roma si fa a Palermo, quindi se si dovesse essere coerenti con queste parole probabilmente il M5S dovrà uscire fuori dalle alleanze. Anche il fatto che intanto si stia ragionando di tenere una data unica per le elezioni regionali e nazionali impone dei ragionamenti che siano legati a quello che succederà a Roma. Aspetterei qualche giorno per una risposta definitiva sull'alleanza con i cinque stelle".

"Le scelte che faremo per le elezioni regionali siciliane dipenderanno molto dallo scenario nazionale. Il nostro auspicio è costruire alleanze sia nella nostra regione che in Italia che si ispirino all'agenda Draghi", ha detto nel pomeriggio il presidente dei senatori di Italia viva, Davide Faraone, durante l'assemblea provinciale del partito di Palermo con all'ordine del giorno le elezioni politiche anticipate del 25 settembre e le Regionali siciliane che si svolgeranno in autunno. "Sono contento - ha aggiunto - che Draghi sia adesso patrimonio di tutti i riformisti, non era così quando, in totale solitudine, mandammo a casa Conte. Naturalmente nessuna paura di andare da soli se questo percorso non dovesse trovare consensi e l'assemblea di oggi rappresenta l'avvio della nostra campagna elettorale".

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