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La nuova Giunta Orlando, confermati 4 assessori: Marino vicesindaco 

Restano a far parte della squadra anche Arcuri, Marano e Cusumano. Aumentano le deleghe, si riduce il numero dei componenti del team di governo. Nessun esponente dei partiti ma, dice il sindaco, "è un assetto politico". Giambrone a capo della cabina di regia assessoriale

La novità rispetto alle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi è la nomina a vicesindaco di Sergio Marino e l’incarico di coordinatore della cabina di regia assessoriale (una sorta di sottosegretario alla presidenza) a Fabio Giambrone. Per il resto il sindaco Leoluca Orlando conferma metà degli assessori uscenti – Emilio Arcuri, Giovanna Marano, Sergio Marino e Andrea Cusumano – che si aggiungono ai quattro nuovi già designati, ovvero Antonino Gentile, Giuseppe Mattina, Gaspare Nicotri e Iolanda Riolo. 

GUARDA IL VIDEO: ORLANDO PRESENTA LA NUOVA GIUNTA: "L'IMPIANTO CULTURALE E POLITICO RESTA UGUALE"

Eccola la Giunta dell’Orlando V. Con due assessori in meno (8 anziché 10), per effetto della stessa riforma regionale che ha abbassato da 50 a 40 i consiglieri comunali a Sala delle Lapidi; ma soprattutto con zero esponenti politici provenienti dai partiti. La precisazione non è superflua perché Orlando ha subito precisato che la sua è “una Giunta politica, che si avvale di professionalità tecniche”. Un modo per tenere a bada i partiti, in attesa delle elezioni regionali. Detto con le parole del primo cittadino “la conferma di un cambiamento culturale che si sostanzia nel fatto che le forze politiche hanno accettato il civismo politico”. Se ne riparlerà eventualmente alla prima verifica di Giunta, che lo stesso Orlando ha fissato “al 30 settembre prossimo”. 

La nuova Giunta, le foto degli assessori

Nell'impostazione di governo qualcosa cambia, pur nel solco della continuità. Se non altro perché gli assessori avranno un carico di lavoro maggiore. Basta dare un’occhiata alle deleghe assegnate per accorgersene. Emilio Arcuri, che cede il ruolo di vicesindaco a Marino, si occuperà tra le altre cose di Lavori pubblici, manutenzioni, riqualificazione del patrimonio comunale, edilizia scolastica e sociale, edilizia privata, pianificazione urbana e territoriale. Folto anche il numero di deleghe di Sergio Marino: Attività economiche, Sviluppo sostenibile, Mare e coste, Verde e Decoro Urbano, Giardini storici e Aree protette e Sanità. Giovanna Marano eredita da Barbara Evola (assessore in quota Rifondazione comunista esclusa al pari di Giusto Catania) la delega alla Scuola. Inoltre si occuperà di Politiche giovanili, Lavoro e Salute. Andrea Cusumano infine è stato confermato alla Cultura e Beni culturali. Nella redistribuzione delle deleghe rientrano anche i nuovi volti della Giunta. Gaspare Nicotri ad esempio, oltre al Personale, dovrà anche occuparsi di Decentramento, Impianti cimiteriali e Polizia Municipale. Iolanda Riolo designata alle Aziende Partecipate avrà a che fare pure con la Mobilità e l’Innovazione. Mentre Antonino Gentile affiancherà al Bilancio e ai Tributi anche la responsabilità su Patrimonio, Beni confiscati e Fondi europei. Giuseppe Mattina dovrà coniugare l’impegno alla Cittadinanza solidale (le Attività sociali per intenderci) con i Beni comuni e il Diritto e la Dignità dell’abitare. In capo al sindaco restano le deleghe alla Partecipazione, al Turismo, allo Sport, all’Avvocatura comunale, alla Comunicazione ed ai rapporti con Gesap e Autorità portuale. 

Un ruolo di coordinamento di tutte le attività assessoriali sarà svolto da Fabio Giambrone, messo alla guida della cabina di regia per “aiutare nel quotidiano il sindaco”. “Chi non è in Giunta – ha puntualizzato Orlando, riferendosi agli esclusi – continuerà a far parte della squadra”. E via andare con i ringraziamenti ad Agnese Ciulla, Giuseppe Gini, Barbara Evola e Giusto Catania. Quest’ultimi due tagliati fuori anche perché sono stati eletti consiglieri comunali. “Nella scorsa amministrazione abbiamo introdotto il criterio per cui chi è consigliere non può essere in Giunta” ha detto il sindaco, sottolineando che “questa nuova amministrazione rappresenta l’innovazione nella continuità”. Perché, ha spiegato, “dobbiamo mettere in sicurezza il cambiamento culturale avviato negli ultimi cinque anni”. Tra i capisaldi dell’Orlando V la conferma della gestione pubblica delle partecipate, con riferimento “non solo ad acqua e rifiuti, ma anche alla mobilità. Chi avanza ipotesi di privatizzazioni si becca insulti. Dobbiamo tuttavia introdurre elementi gestionali e funzionali, tali che il cittadino non venga considerato solo un utente ma anche un cliente”. 

Orlando inoltre ha auspicato una continuità del nuovo Consiglio comunale con quello uscente: “Spero – ha detto – che non ci sia mai un atteggiamento ostruzionistico. Fermo restando che dissenso fa parte della dialettica”. 

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Intanto prosegue il percorso per rinnovare i Cda delle Partecipate. C’è un bando aperto per selezionare i nuovi amministratori. Inoltre è in corso di pubblicazione l’avviso per il segretario generale, che va cambiato entro settembre. Ad oggi nel doppio ruolo di segretario del Comune e della Città metropolitana c’è Salvatore Currao. In bilancio inoltre sono state appostate le risorse per il direttore generale, figura che manca dai tempi dell’amministrazione Cammarata e che, ha detto Orlando, “stavolta va nominata”.  Con la creazione di una conferenza di servizi per lo sviluppo della città (Cssc), il sindaco intende aprire il Comune all’esterno. “Serve un organismo che riunisca periodicamente tutti gli attori istituzionali: dall'Università alla Regione”. A questa realtà si affiancherà un gruppo di lavoro composto da privati che, ha concluso Orlando, “ci aiuterà a progettare il programma di Palermo Mediterranea 2030. Data in cui in sarò più sindaco”.
 

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