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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

I rifiuti siciliani andranno all'estero, si riaccende la polemica sul piano di Crocetta

Le discariche dell'Isola sono piene e per non saturarle ulteriormente, per la Regione, questa sarebbe l'unica alternativa. L'opposizione insorge. Legambiente lancia l'allarme: "Evitare le speculazioni"

Il bando per inviare i rifiuti siciliani all'estero predisposto dalla Regione sarebbe pronto. Le discariche sono piene da tempo e per non saturarle ulteriormente, l'unica alternativa, secondo il Governatore Crocetta e la sua squadra, è spedirli altrove. Da tempo si parla di questa possibilità, ora è certo che andranno fuori dai confini nazionali, in attesa di costruire gli impianti di valorizzazione previsti dal Piano regionale. Lo stabilisce un'ordinanza del 1 novembre. Movimento 5 Stelle e Forza Italia insorgono. Secondo le opposizioni questa scelta sarebbe l'ennessima certificazione del fallimento di Crocetta e del suo governo. I grillini del resto avevano già espresso la loro contrarietà alle decisioni prese in tema di rifiuti dal Governatore presentando, insieme a Legambiente, lo scorso 6 ottobre un ricorso al Tar per verificare la legittimità del piano regionale. 

L'associazione ambientalista però, questa volta, accoglie, favorevolmente la decisione della Regione di spedire i rifiuti fuori dalla Sicilia, anche se consiglia cautela. "Occorre stare attenti a dove portarli: bisogna impedire affari e speculazioni. Non vogliamo trasformare qualche Paese straniero nella nostra pattumiera", dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. 

Che la gestione dei rifiuti fosse al collasso è cosa nota. Lo scorso settembre anche il ministro dell'Ambiente Galletti intervenne mettendo in luce come in Sicilia lo smaltimento dei rifiuti sia stato gestito in forma emergenziale dal 2009, in deroga a tutte le normative. A maggio il presidente Rosario Crocetta chiese un'ulteriore proroga dei suoi poteri straordinari al ministro che gliel'ha concessa imponendo però una serie di obblighi. Potenziare la raccolta della differenziata, una delle priorità e stipulare accordi per inviare i rifiuti fuori dalla Sicilia. Processo che la Regione ha iniziato, ma che non è ancora andato a buon fine. Il sindaco di Torino Chiara Appendino, infatti, a luglio, nonostante l'ok del presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, ha detto di no al Governatore Crocetta facendo così naufragare l'ipotesi di mandare 1.300 tonnellate di spazzatura in quella Regione. Adesso l'ipotesi ritorna al centro della discussione. Già domani la Regione potrebbe pubblicare l'avviso pubblico teso a raccogliere la disponibilità e le condizioni per un eventuale conferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia.

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