Beffa Piano Giovani, aspettano i tirocini per 3 anni ma la documentazione è fuori tempo massimo
Stop dal Centro per l'impiego, doccia fredda per l'associazione "The Factory", che denuncia l'intoppo burocratico a un passo dal traguardo tanto atteso: "Nessuno ci ha mai comunicato un termine per presentare l'istanza"
Hanno aspettato quasi tre anni per l'attivazione dei tirocini finanziati dal Piano Giovani, ma ad un passo dall'agognato traguardo è arrivato lo stop del Centro per l'impiego di Palermo: documentazione fuori tempo massimo.
E' quanto successo all'associazione "The Factory" che, attraverso il legale rappresentate Federico Nuzzo, denuncia l'intoppo burocratico: "Nessuno ci ha mai comunicato un termine per presentare l'istanza. Qualche settimana fa ci siamo recati al Centro dell'impiego: i funzionari però ci hanno riferito che il tirocinio non può essere attivato perché la pratica doveva essere definita entro il 31 marzo scorso. E ciò in forza di una nota emessa il 15 marzo dal servizio VIII del dipartimento regionale Lavoro. Un provvedimento interno all'amministrazione regionale che non ci è stato mai notificato. Tra l'altro ogni nostra comunicazione con il Cpi è avvenuta tramite mail e mai via pec".
Il Centro per l'impiego ha messo nero su bianco il diniego in una nota rilasciata ieri all'associazione "The Factory". Che adesso minaccia di adire le vie legali: "Abbiamo chiesto un accesso agli atti e stiamo valutando se presentare ricorso al Tar o al Giudice del Lavoro". Sulla stessa barca ci sarebbero un'altra decina di aziende con altrettanti tirocinanti. Il paradosso è che su 800 tirocini previsti nella cosiddetta "prima finestra" del Piano Giovani - naufragato nel 2014 con il famoso click day e "ripescato" a distanza di tre anni - ne sono stati confermati solo 300, perché frattanto molte aziende e tirocinanti vi hanno rinunciato.
"Da parte nostra c'è tutto l'interesse di essere inclusivi. Anche perché non ci sono problemi di finanziamento. Anzi ci sono posti vacanti per altri attivare tirocini rispetto ai 300 già confermati finora". A dirlo è Gianni Silvia, dirigente generale del dipartimento regionale Formazione, che conclude: "Se ci sarà la possibilità di una deroga, la faremo. Valuteremo la documentazione e daremo una risposta ad aziende e tirocinanti".
