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Consiglio comunale approva il Piano farmacie, previste quattro nuove aperture

Il capogruppo di Palermo 2022 Tony Sala: "Adesso gli uffici ne studieranno la collocazione mentre per quelle in attesa di trovare i locali il Comune presenterà una relazione all’Asp". Sinistra Comune: "Alcune zone periferiche potranno usufruire finalmente di un presidio sanitario"

Palermo avrà quattro nuove farmacie. Il Consiglio comunale ha approvato il Piano 2018, anche se ancora non si sa dove sorgeranno. La delibera dà infatti mandato agli uffici di rivedere il Piano, individuando la collocazione delle nuove sedi, ma è stato definitivamente cestinato il principio di “circoscrizione” proposto in un primo momento dalla giunta. Ma il vero tasto dolente rimane il Piano 2014, visto che su 29 farmacie solo 11 hanno aperto i battenti. Al netto di chi non ha mai dato risposta, ci sono farmacisti che hanno vinto il concorso ma non hanno trovato i locali liberi nell’ambito indicato.

"Una delibera di fatto totalmente modificata dal consiglio comunale - afferma Ottavio Zacco, presidente della VI commissione - e frutto di un ottimo lavoro delle commissioni competenti e condivisa con le associazioni e con i gruppi consiliari. Una delibera che cambia i criteri di assegnazione per l’individuazione delle nuove farmacie del 2018 tenendo conto delle esigenze reali degli addetti ai lavori, ma soprattutto che da mandato agli uffici di portare in consiglio una delibera con l’individuazione delle farmacie, evitando così che i nuovi vincitori di concorso si trovino bloccati dalla burocrazia, Garantendo i nuovi imprenditori e le farmacie esistenti. Allegato alla delibera emendata c’è un ordine del giorno approvato - continua - che dá mandato agli uffici di inviare una relazione all’Asp con la situazione attuale delle farmacie vincitrici di concorso nel 2014, che non hanno potuto completare l’iter autorizzativo per assenza di locali, al fine di valutare i singoli casi. Un atto responsabile da parte del consiglio comunale che è stato chiamato ad affrontare il problema dei vincitori di concorso del 2014 solo per un impegno morale, nei confronti di vuole aprire una nuova attività produttiva. Mi auguro - conclude Zacco - che dopo l’approvazione di questa delibera iniziamo subito ad occuparci degli atti all’ordine del giorno che influiscono sullo sviluppo economico della città".

“Si tratta di un passaggio fondamentale – spiega Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022, al termine della seduta del consiglio comunale Sala – poichè l’Aula, approvando questa delibera, ha intanto certificato che, in base alla popolazione, la città ha bisogno di altre quattro farmacie. Abbiamo dato mandato agli uffici di riformulare il Piano 2018, individuando la collocazione delle nuove sedi e con un ordine del giorno abbiamo chiesto, sempre agli uffici, di produrre una relazione all’Asp sullo stato di attuazione del Piano 2014, con particolare riferimento a quelle farmacie che non hanno potuto aprire perché non hanno trovato i locali nell’ambito indicato dal bando regionale”. La delibera di oggi per il capogruppo di Palermo 2022 è "un importante passo in avanti, anche se non definitivo". "Spiace che l’Aula abbia bocciato - conclude Sala - il sub-emendamento per l’apertura di una farmacia comunale, cosa che invece avviene in tutta Italia: una scelta fatta anche da alcuni settori della maggioranza e che richiede un immediato chiarimento politico".

Pensiero condiviso anche dai consiglieri di Sinistra Comune, Giusto Catania e Barbara Evola: "Con questo atto alcune zone periferiche della città potranno usufruire finalmente di un presidio sanitario. Dispiace il fatto che il consiglio comunale abbia perso l’occasione di istituire, finalmente, una farmacia pubblica nel territorio cittadino”. Soddisfatto il capogruppo del Pd  Dario Chinnici:  “Si tratta di un risultato importante che dà risposte ai cittadini e ai professionisti e mette la parola fine a una vicenda che si è trascinata per troppo tempo. Adesso gli uffici ne studieranno la collocazione, e chiediamo che si coprano le zone a tutt’oggi in sofferenza. Bisogna però dare risposta in tempi brevissimi anche a chi, relativamente al Piano 2014, non ha trovato i locali pur avendo vinto il concorso: per questo abbiamo approvato un ordine del giorno che invita gli uffici a redigere una relazione da inviare all’Asp”. 

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