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Permessi 104, sindacati contro Musumeci: "Non demonizzi chi assiste i disabili"

Il presidente della Regione ha annunciato controlli sui "furbetti" e tuonato: "2.600 dipendenti sono dirigenti sindacali". La replica non si è fatta attendere. Fp Cgil: "Basta strumentalizzazioni". Sadirs e Cobas: "Denunci chi ha sbagliato"

E' scontro sui permessi della legge 104 tra i sindacati e Nello Musumeci. "In Sicilia - ha affermato il presidente della Regione ieri - ci sono dipendenti regionali che si sono fatti adottare da anziani malati per potere beneficiare della legge 104 per l'assistenza e 2.600 dipendenti sono dirigenti sindacali e non possono essere distaccati". Non si è fatta attendere la replica dei diretti interessati. "I trasferimenti d'ufficio - dicono Cobas e Sadir - sono bloccati dai dirigenti generali che non vogliono cedere personale. Sulla 104 incide l'età media dei regionali di 57 anni". “Musumeci - dichiarano il segretario generale della Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, e Clara Crocè, segreteria regionale Fp - sporga denuncia se ha riscontrato irregolarità ma non demonizzi chi assiste i disabili e invece di parlare di inamovibilità dei dirigenti sindacali dia corso alle elezioni delle Rsu". Il Governatore, intervenuto nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, ha spiegato che il governo "sta lavorando sul fronte del personale dipendente della Regione" e annunciato anche “controlli”. “Il tempo dei giochetti - ha affermato - delle coperture, dei ricatti reciproci è scaduto”.

Il Sadirs e i Cobas non hanno gradito. Secondo i sindacati i numeri diffusi dal Presidente non tornerebbero: "Il Sadir e i Cobas - spiegano in una nota - contano insieme circa 400 dirigenti sindacali in tutta la Sicilia corrispondenti ad altrettanti luoghi di lavoro e nominati nel rispetto dello Statuto dei lavoratori. Come si fa, includendo gli altri 4 sindacati del comparto, ad arrivare a 2.600?". "Se ci sono fatti delittuosi commessi da dipendenti infedeli – proseguono gli autonomi - li denunci subito e noi saremo al suo fianco, ma non cada più nella trappola di dichiarazioni gratuite senza elementi di riscontro. Ricordiamo che l’aumento della fruizione dei permessi 104 è anche legato all’aumento dell’età media dei dipendenti regionali, che è di 57 anni, a causa dal blocco trentennale di assunzioni”.

“Basta strumentalizzazioni sulla pelle dei dipendenti regionali - concludono Agliozzo e Crocè - che con fatica portano avanti una macchina amministrativa allo sbando. Se vogliamo cambiare la Regione il presidente Musumeci non ripeta gli errori dei suoi predecessori e avvii il confronto con i sindacati per mettere in moto la macchina amministrativa della Regione. La Fp Cgil ha reiteratamente richiesto al presidente l'avvio di un confronto serio, anche su un migliore impiego del personale  che in questi anni ha subito solo mortificazioni da una classe politica che ha sfruttato per i propri interessi il malfunzionamento degli uffici. Si parli di riorganizzazione, riclassificazione, di rinnovo contrattuale e delle risorse necessarie a rendere la pubblica amministrazione moderna. Oggi ci sono dipendenti  che  lavorano senza computer,  senza attrezzature, senza carta, senza toner e spesso sono costretti anche a mettere le mani  nelle loro tasche per fare fronte a necessità d’ufficio e ciò è inammissibile”.  

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