rotate-mobile
Politica

Patto con lo Stato per "salvare" il Comune, c'è lo schema della Giunta: "Puntiamo ad avere più di 180 milioni"

Approvato il documento che prevede una serie di misure anche in tema di tributi e riscossione fino al 2042, con l'obiettivo di convincere il governo a elargire uno stanziamento più corposo

Prendere l'uovo oggi, ovvero 180 milioni, e puntare alla gallina domani per risanare le casse di Palazzo delle Aquile. La Giunta guidata dal sindaco Roberto Lagalla approva lo schema del Patto con lo Stato che consente al Comune di accedere allo stanziamento pluriennale. Ma allo stesso tempo, nel testo dell'accordo inviato a Roma, inserisce una clausola per poter rimodulare l'intesa con lo Stato già il 30 giugno 2023 e non più dopo un quinquiennio, come previsto precedentemente. "Puntiamo a ulteriori misure di sostegno da parte dello Stato che, si auspica, potranno essere preordinate e tali da consentire la rimodulazione del piano di riequilibrio", afferma Lagalla dopo il via libera della Giunta. Lo schema dovrà passare l'esame di Sala delle Lapidi, ma già adesso il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo sottolinea che "sono molti i punti favorevoli nell'accordo con Roma: non ci saranno aumenti dell'Irpef per i contribuenti e i fondi che arriveranno da Roma serviranno a rilanciare tanti servizi della città".

Anche in quest'ottica l'amministrazione continua a insistere nella richiesta di uno stanziamento più corposo. D'altronde lo stesso sindaco, nello scorso settembre in Consiglio comunale, espose la necessità di ottenere più fondi. "Bisogna proseguire il negoziato con il Governo nazionale, perché la somma di poco più di 180 milioni, pattuita dalla precedente amministrazione, non è sufficiente", disse il primo cittadino a Sala delle Lapidi. A luglio Lagalla, nemmeno un mese dopo l'elezione, volò a Roma per convincere l'allora esecutivo guidato da Draghi a elargire qualcosa in più per riequilibrare il bilancio comunale. Nel frattempo, il governo è cambiato, ma le esigenze di Palazzo delle Aquile sono rimaste identiche: serve uno sforzo in più da parte di Roma per salvare Palermo. Anche perché nella legge di bilancio approvata un anno fa, l'allora governo Draghi stanziò aiuti per 2,67 miliardi in 20 anni per le città in crisi, metà dei quali 1,3 miliardi sono stati destinati a Napoli.

In questi giorni è atteso l'approdo in aula della prima manovra del governo Meloni, in attesa del richiesto ritocco al rialzo al "salva Palermo" è arrivata l'approvazione dello schema da parte della Giunta, che prevede una serie di misure da attuare anche in tema di tributi e riscossione da qui al 2042.

Si tratta dell'ultimo di una serie di documenti programmatici, dopo il via libera al Rendiconto 2021, (che ha passato anche il vaglio del Consiglio), quello al Bilancio di previsione 2022/2024, nonché l'ok al Bilancio consolidato 2021, "approvato anche questo nel corso dell’ultima giunta - si legge nella nota di Palazzo delle Aquile e con il conto economico consolidato che si chiude con un risultato economico dell’esercizio del Gruppo di 132 milioni e 696 mila euro)".

Lagalla esprime "grande soddisfazione per avere ricevuto, a differenza dell'accordo con lo Stato della precedente amministrazione, tutti pareri positivi da parte del Collegio dei revisori e dagli uffici" e tiene a evidenziare i "risultati che hanno portato a un Bilancio 2022/2024 che sterilizza un aumento delle tasse di 100 milioni in due anni per i palermitani e a un Patto con lo Stato che ci permette di guardare con fiducia al futuro funzionamento della macchina comunale".

Il vicesindaco e assessore al Bilancio Carolina Varchi aggiunge: "L’obiettivo è stato conseguito grazie alla fattiva interlocuzione che io ed il sindaco Lagalla abbiamo intrattenuto con i ministeri dell’Economia e dell’Interno, i quali hanno immediatamente riattivato il procedimento amministrativo finalizzato alla sottoscrizione dell'accordo, anche attraverso l’istituzione di un apposito Tavolo tecnico. Tutti gli atti finanziari della nuova amministrazione stanno finalmente per fare uscire il Comune dalla palude nel quale si trova da anni".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Patto con lo Stato per "salvare" il Comune, c'è lo schema della Giunta: "Puntiamo ad avere più di 180 milioni"

PalermoToday è in caricamento