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"Le mele marce vanno allontanate": Faraone nella scuola delle violenze di Partinico

Il sottosegretario all'Istruzione ha incontrato genitori e personale della elementare Capitano Polizzi, dove insegnavano le 3 maestre arrestate con l'accusa di avere picchiato alcuni alunni. Le tre docenti sono ai domiciliari

"I genitori non sono soli. Saremo inflessibili con chi sbaglia, ma ora si torni alla normalità. La scuola è sana". Sono le parole del sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, che stamani è andato a Partinico per incontrare il personale e le mamme e i papà della scuola elementare dove nei giorni scorsi sono state arrestate tre maestre accusate di maltrattamenti nei confronti degli alunni. Parole rassicuranti nei confronti di chi, ogni giorno, affida alle cure della elementare Capitano Polizzi i propri figli, ma anche una promessa di giustizia.

La vicenda è partita della denuncia di un genitore, allarmato perchè la figlia aveva atteggiamenti violenti in casa. Replicava le stesse angherie che - si è scoperto grazie alle indagini portate avanti dalla guardia di finanza - avvenivano in aula. I baschi verdi hanno piazzato telecamere e cimici, registrando una quotidianità fatta di urla, schiaffi, punizioni che di educativo hanno ben poco. (IL VIDEO DELLE VIOLENZE)

La cittadina ha reagito dividendosi tra chi sospettava, chi dice di sapere, chi invece non si era mai accorto di nulla. Tutti però accomunati dal desiderio di giustizia. Intanto le tre insegnanti, su disposizione del gip, sono ai domiciliari. Il giudice ha respinto le richieste della difesa per un ammorbidimento delle misure cautelari.

"Le mele marce - ha detto Faraone - che danneggiano gravemente gli studenti vanno allontanate e grazie all'intervento della magistratura si è agito in questo senso. Quanto accaduto è intollerabile. Ma casi terribili come questo non devono farci perdere fiducia nel nostro sistema d'istruzione: come governo siamo qui a dire ai genitori che ci muoveremo da subito per riportare tutto alla normalità e, anzi, creare nuove occasioni di crescita e formazione per i loro figli". 

"C'è la massima comprensione e solidarietà nei confronti dei genitori che si trovano a fronteggiare oggi il trauma dei propri figli - ha sottolineato Faraone - genitori che si sentivano tranquilli perché mandavano i bambini in un luogo sicuro. Devono sapere che possono contare su di noi, che siamo qui per loro e per la nostra istituzione scolastica. Vigileremo in maniera attenta per evitare che casi simili si ripetano, ma chiediamo l'aiuto dei genitori nel controllo: una scuola che funziona è una scuola che vive del contributo di tutte le sue componenti. Una scuola aperta in cui tutte le forze collaborano. Non possiamo lasciare che poche insegnanti distruggano il lavoro di tutta una comunità, non dobbiamo chiuderci per la paura di ciò che è avvenuto. Stiamo lavorando insieme alla dirigente scolastica per far sì che l'istituto sia sempre luogo di accoglienza sana, che accolga gli alunni anche oltre l'orario curriculare per nuove attività formative. Lavoreremo a fianco della magistratura e saremo inflessibili nei confronti di chi ha agito in maniera irresponsabile. La violenza non fa parte della scuola - ha concluso - e cancelleremo le immagini da incubo che hanno vissuto i bambini di Partinico: il loro istituto sia un luogo di crescita sana".

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