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"Roma non vuole le Olimpiadi? Si facciano a Palermo": la proposta di Miceli

Il segretario provinciale del Partito democratico su Twitter si inserisce nel dibattito sull'organizzazione dei Giochi del 2024: "Sarebbe un'occasione di crescita, riscatto e legalità"

Roma non è disposta a ospitare le Olimpiadi 2024? Lo faccia Palermo! A lanciare l'ardita proposta è Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito democratico, che su Twitter si inserisce nel dibattito sull'organizzazione dei Giochi.

L'idea del segretario democratico nasce in risposta alla polemica che anima Roma, a metà tra mondo della politica e dell'economia e quello dello sport. Da giugno in Campidoglio siede Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle. I pentastellati non hanno mai fatto mistero di essere contrari alla candidatura come sede delle Olimpiadi. Un "no" arrivato chiaro e tondo nelle ultime ore da Alessandro Di Battista. Un macigno per quanti speravano di vedere Cinque cerchi campeggiare per le vie della Capitale. Primi fra tutti gli atleti che hanno fatto parte della spedizione a Rio e sono tornati con una medaglia al collo.

In 68 su 69 (si è astenuto solo Luca Vettori) hanno scritto una lettera alla sindaca Virginia Raggi per chiedere una riflessione sulla “grande opportunità” della candidatura olimpica di Roma. "Lei  - dicono - può dare un impulso decisivo ai nostri sogni e una motivazione di entusiasmo per tutto lo sport italiano. Le chiediamo di non far mancare il suo sostegno alla candidatura di Roma. Lo chiediamo con quella passione che abbiamo mostrato in questi giorni nelle nostre gare e che ci ha consentito di primeggiare".

In questo clima arriva la proposta di Miceli. “Nuovo ordine del direttorio alla Raggi: dire no alla candidatura di Roma Olimpica! Cara Virginia, ma un sussulto di autonomia mai? Virginia Raggi non vuole le Olimpiadi a Roma? Si facciano a Palermo concedendo alla Sicilia un’occasione di crescita, riscatto e legalità”. Un appello che si aggiunge alla lunga lista di titoli a cui aspira l'amministrazione comunale... da capitale della cultura a capitale dei giovani, passando proprio da capitale dello sport. Da un punto di vista strettamente tecnico, però, quella di Miceli è destinata a restare solo una proposta. Il documento con cui Roma dovrebbe ufficializzare la candidatura deve essere presentato entro il 7 ottobre (con la firma di Governo, Regione e Comune). Esclusa la Capitale, non è ipotizzabile nessuna "sostituzione" dell'ultima ora. Lo stesso presidente del Coni Giovanni Malagò ha smorzato ogni entusiasmo. "La realtà  - ha detto nei giorni scorsi a margine della presentazione della tappa romana del Longines Global Champions Tour - è che la città candidata è una e non può che essere Roma. In corso d’opera si possono studiare varie forme di coinvolgimento ma una cosa è il luogo dove si svolgono le competizioni, un’altra le zone che possono integrare l’offerta olimpica prima di quelle competizioni”. Quando a Lima verrà pronunciato il nome della città prescelta quindi, quello di Palermo non ci sarà. La lotta, a oggi, resta tra Parigi, Los Angeles, Budapest e (forse) Roma. Ben lontano quindi dalla Sicilia.

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