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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Caso firme false Movimento 5 Stelle: Nuti, Di Vita e Mannino passano al gruppo misto 

I tre deputati, dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura, nei giorni scorsi si sono autosospesi. Miceli (Pd): "Nave senza nocchiere in gran tempesta"

Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino dopo essersi dimessi dal gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera si sono iscritti al Gruppo misto. Ne ha dato notizia il presidente della Camera di turno, Simone Baldelli, in apertura della seduta a Montecitorio. I due deputati pentastellati si sono sospesi dopo la richiesta di rinvio a giudizio per il caso firme false avanzata dalla Procura. Beppe Grillo aveva invitato il gruppo parlamentare a mettere alla porta i tre indagati, i quali hanno preferito "giocare" d'anticipo. Il primo a farsi da parte è stato Nuti, seguito a stretto giro dalla Di Vita e, qualche ora dopo, da Claudia Mannino.

UDIENZA PRELIMINARE 17 MAGGIO - E' stata fissata al 17 maggio, davanti al gup Nicola Aiello, l'udienza preliminare a carico di 14 tra i deputati nazionali 5 Stelle, parlamentari regionali siciliani, attivisti del movimento e un cancelliere del tribunale di Palermo, coinvolti a vario titolo nell'inchiesta sulle firme false presentate a sostegno della lista grillina per le comunali del 2012 a Palermo. Dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere in fase di indagine, quasi tutti gli indagati si sono fatti interrogare dalla pm Claudia Ferrari nelle scorse settimane.

IL CASO FIRME FALSE - Sono 14 gli indagati per cui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio.  A 11 indagati (Busalacchi, Di Vita, Mannino, Alice Pantaleone, Stefano Paradiso, Riccardo Ricciardi, Pietro Salvino, Tony Ferrara, Giuseppe Ippolito, Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca) viene contestato di aver falsificato materialmente le firme. Al cancelliere del tribunale Scarpello, in concorso con Francesco Menallo, di aver dichiarato il falso. A Nuti, candidato alle elezioni del 2012, di aver usato le sottoscrizioni ricopiate.

IL POST SUI SOCIAL - "Ho riflettuto a lungo ed ho deciso, in linea con i miei colleghi Nuti e Di Vita, di dare seguito alla sospensione dal gruppo parlamentare e quindi passare al Gruppo Misto sino allo scadere del provvedimento di sospensione stabilito dai probiviri fissato il 28 maggio. È una scelta dolorosa ma necessaria. Mi piace pensare - scrive Claudia Mannino su Facebook - che il mio gruppo in un momento tanto delicato dell'agenda parlamentare non debba che concentrarsi sul lavoro politico. Confidando ampiamente nell'operato della magistratura, resto in fiduciosa attesa delle determinazioni della stessa. A tutti i miei colleghi auguro buon lavoro.

MICELI (PD) - "A prescindere dalle decisioni che i magistrati assumeranno, la vicenda delle firme false - evidenzia il segretario provinciale - continua ad offrire uno spaccato grottesco e tragicomico della democrazia interna del Movimento di Grillo e Casaleggio. Omertà, opacità, invettive, doppi e tripli pesi, denunce di complotto e regole interne fai da te. Il tutto alla vigilia di elezioni amministrative importanti come quelle di Palermo, nelle quali, a dire dei protagonisti di questa triste vicenda del 2012, la candidatura dello stesso Ugo Forello sarebbe maturata grazie alla montatura del caso che ha incastrato i 'nutiani'. Uno scenario delirante che, oggi più che mai, fotografa il Movimento 5 Stelle come una 'nave senza nocchiere in gran tempesta' dalla quale - conclude - i cittadini sapranno tenersi ben lontani".

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