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Emergenza Neet, flop Garanzia Giovani: "Il lavoro sia al centro dell'agenda politica"

E' l'appello del Forum nazionale dei giovani, che oggi ha fatto il punto sull'impatto dei programmi rivolti ai ragazzi fuori dal mercato del lavoro. Gattuso: "Presenteremo nostra proposta al governo nazionale". L'esperienza dello Sportello imprese del Comune di Palermo

Il fenomeno dei Neet - ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in nessun percorso di formazione - è diventato una vera e propria emergenza. In Italia, in Sicilia, a Palermo. L'impatto di programmi come Garanzia Giovani, rivolto proprio a questa fascia di giovani, "non è stato positivo". E' quanto emerge da un'indagine di Giuseppe Terzo, borsista di ricerca dell'Istituto Arrupe di Palermo, presentata oggi a Sala delle Lapidi nel corso di "Opportuneety": iniziativa promossa dal Forum nazionale dei giovani (cartello che raggruppa circa 70 associazioni giovanili), al fine di migliorare il sistema di politiche attive del lavoro.

Alcuni dati: in Sicilia la capacità di programmazione attuativa di Garanzia Giovani ha registrato un tasso del 75,91%. Ciò significa, spiega Terzo, che "ci sono state delle criticità a livello progettuale". Inoltre il tasso di copertura del bacino potenziale dei fruitori non ha superato il 50%. "Molti giovani quindi non sono stati intercettati: si tratta per lo più di giovani senza diploma, di diplomati al liceo e di quei Neet che vivino in contesti familiari difficili". Così il borsista di ricerca, che aggiunge: "Si è puntato tutto sui tirocini, spostandovi anche buona parte delle somme originariamente destinate all'apprendistato e al sostegno all'autoimprenditorialità".

Proprio con riferimento alla creazione di nuove realtà imprenditoriale, il Comune di Palermo ha recitato un suo ruolo con l'apertura - presso il Suap - dello sportello imprese. L'assessore comunale alle Attività Produttive, Giovanna Marano, ha presentato un primo report dell'attività: in sei mesi - da giugno a dicembre 2016 - lo sportello ha erogato servizi a 187 i giovani (129 uomini e 58 donne) relativamente al programma Garanzia Giovani. Nel dettaglio, 91 ragazzi (64 uomini e 27 donne) hanno avuto assistenza sulla misura selfiemployement ad altri 91 (63 uomini e 28 donne) sul bonus occupazionale. "In due casi - dice l'assessore Marano - ci sono stati degli incroci tra domanda e offerta di lavoro, con le pre-selezioni di un farmacista a Palermo e uno chef per una struttura ricettiva di Capo d'Orlando".

Lo sportello impresa del Suap (in via Ugo La Malfa 34) dopo un'inizio in sordina, ovvero fino a quando è stato gestito con risorse interne al Comune, ha cominciato a funzionare con l'affidamento tecnico all'Anfe. "All'inizio non è stato un successo - ammette l'esponente della Giunta Orlando - ragion per cui abbiamo deciso di selezionare con avviso pubblico un soggetto accreditato all'orientamento e all'accompagnamento al lavoro". Oltre ai giovani, l'Anfe presta anche assistenza a donne, migranti e over 45 che vogliono inserirsi nel tessuto economico atraverso un'attività imprenditoriale.

Non solo Garanzia Giovani: lo sportello impresa offre consulenza e orientamento a 360 gradi: dall'accesso al microcredito alle misure previste da Invitalia. "Garanzia Giovani - sottolinea l'assessore Marano - è arrivato dopo una serie di insuccessi collezionati dalla Regione, come il Piano Giovani. Di fatto ha creato illusioni in molti ragazzi e non è stato incisivo perché non è riuscito ad andare al di là dei tirocini, che molto spesso sono stati utilizzati per la sostituzione di manodopera".

Un gruppo di ragazzi che ha partecipato ai tirocini e alle altre misure di Garanzia Giovani era presente oggi alla tappa palermitana di “Opportuneety” (altri due appuntamenti sono previsti a Padova e a Firenze), iniziativa che ha l'obiettivo di "costruire dal basso una proposta per migliorare le politiche attive del lavoro, da consegnare al governo nazionale". A dirlo è Andrea Gattuso, componente del Consiglio direttivo del Forum nazionale dei giovani, che registra però l'assenza delle istituzioni regionali: "Noi le abbiamo invitate. Non solo la Sicilia, ma anche le altre Regioni del Sud oggi sono assenti".

"La disoccupazione giovanile è la vera emergenza del nostro Paese - conclude Gattuso -. E' necessario quindi rimettere al centro dell'agenda politica la creazione di lavoro di qualità per i giovani. Per ridare speranza alle nuove generazioni e arginare la fuga dei nostri ragazzi stop ai tirocini truffa, più vincoli per le imprese, opportunità di lavoro vere".

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