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Mozione di sfiducia, Orlando vuole accelerare: "Discussione immediata"

La richiesta è stata trasmessa al presidente del Consiglio. Il primo cittadino ha annunciato che fino ad allora nessun rappresentante della Giunta parteciperà alle sedute di Sala delle Lapidi e delle commissioni. Gelarda (Lega): "Atto di arroganza politica"

Orlando non perde tempo. A distanza di poche ore dalla mossa dell'opposizione in Consiglio comunale che ieri sera ha depositato ufficialmente la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, Orlando ha chiesto “l’immediata calendarizzazione” della discussione. Le norme però prevedono che la mozione di sfiducia sia votata non prima di 10 e non oltre 30 giorni dal deposito.

"Il primo cittadino,  informato della presentazione della mozione di sfiducia nei suoi riguardi, però insiste: "Ritengo opportuno chiederle - scrive rivolgendosi a Totò Orlando - la immediata calendarizzazione della predetta", aggiungendo che "io e tutti i componenti della Giunta - così si conclude la nota - non parteciperemo fino a quella data ai lavori del Consiglio comunale e delle commissioni'". 

Va all'attacco la Lega, con il capogruppo Igor Gelarda. "La nota del sindaco Orlando al presidente del Consiglio comunale, nella quale si chiede l'immediata trattazione della mozione di sfiducia che lo riguarda, ma contestualmente si afferma anche che fino ad allora lui e la Giunta non parteciperanno più ai lavori di consiglio comunale e di Commissione è politicamente molto scorretta. E' l' ennesimo atto di arroganza politica, una forma di blocco delle attività fin quando il consiglio non deciderà su di lui. Se da un lato praticamente nessuno si accorgerà di queste assenze, che durano ormai da anni, ed i frutti negativi in città si vedono, dall'altro questa nota non fa altro che innalzare l' ennessimo muro tra la città e la sua amministrazione comunale, ormai avulsa da tutto e tutti. Come Lega vogliamo che la mozione di sfiducia venga discussa quanto prima, si stabilirà la data giovedì in una capigruppo. Ma chiediamo che la seduta si svolga fisicamente , e non telematicamente come si sta svolgendo adesso il consiglio comunale. Gradiremmo guardare in faccia il Sindaco e la sua giunta, sfiduciata dalla metà del consiglio comunale, ma soprattutto quei consiglieri comunali che non voteranno tale sfiducia, avallando di fatto il disastro di Palermo".

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