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Corruzione, in due settimane oltre 200 segnalazioni sul sito del M5S

Nato per evidenziare episodi sospetti nel campo della sanità, è stato poi esteso anche ad altri settori. Numerosissime vicende riportate sono relative ad appalti, al mondo del lavoro e alla formazione professionale

Sta facendo il pieno di click il sito internet anticorruzione voluto dal Movimento Cinque Stelle. A due settimane dal lancio del portale realizzato dai parlamentari regionali e nazionali Cinquestelle, sono state raccolte oltre 200 segnalazioni di affari poco chiari e presunti illeciti. 

“Ci sono segnalazioni di tutti i tipi - afferma la parlamentare nazionale Giulia Di Vita - , alcune denunce sembrano veramente interessantissime. E’ ovvio che tutto va preso con le pinze e analizzato con la massima attenzione, alla ricerca di riscontri che ci possano portare a denunciare tutto alla magistratura”. Numerosissime segnalazioni sono relative ad appalti e al mondo del lavoro. Segnalazioni nel mondo della sanità raccontano di sprechi e  attrezzature inutilizzate. Tra i settori più gettonati, quello della formazione professionale. “Ci è  stata segnalata una vicenda – prosegue – che se dovesse trovare conferma sarebbe addirittura clamorosa. Stiamo cercando i primi riscontri, anche se non sarà facile trovarli, ma faremo di tutto per farlo”.

L’idea dei sito-sentinella era nata in origine per contrastare la corruzione in sanità. “Gli ultimi episodi di cronaca e gli ultimi arresti in Sicilia in altri settori - dice Stefano Zito - ci hanno convinto ad allargare il campo d’azione. In Sanità la corruzione non è solo di tipo macro, come quella relativa alla spesa farmaceutica, ma è anche micro e si estrinseca nel dipendente infedele che chiede un telefonino nuovo o nella banconota da 100 euro per velocizzare una pratica. Potrebbe annidarsi anche nella mancata trasparenza delle pubbliche amministrazioni, nei bandi scritti male o cuciti su misura”. “I numeri della corruzione – prosegue Zito - stanno diventando impressionanti, come testimonia un recente studio  sulla percezione della corruzione, realizzato dall’università di Goteborg, che vede la Sicilia quasi in fondo (148^ posto su 172 regioni) in una classifica che piazza più in basso la popolazione regionale che percepisce di più la corruzione”.

Secondo il M5S "una prima cosa che salta agli occhi esaminando le prime segnalazioni è la poca voglia di denuncia alla magistratura. Pochi, infatti, alla domanda del form che chiede espressamente se alla segnalazione seguirà una denuncia, rispondono 'lo farò'. A frenarli è spesso la convinzione che tutto finirebbe comunque in un binario morto, o, più concretamente, la paura di ritorsioni o, addirittura, di perdere il posto di lavoro". “I medici, per fare un esempio  – afferma Giulia Grillo – sono imbavagliati addirittura da norme contrattuali che li espongono a pesanti provvedimenti disciplinari che possono arrivare anche al licenziamento. Mi riferisco ai punti B e C del comma 8 dell’articolo 5 del contratto collettivo nazionale per le professioni mediche e veterinarie, che condannano le diffamazioni verso il pubblico. Dove per diffamazione può essere facilmente intesa la denuncia di un episodio corruttivo o di mala gestio all’interno dell’azienda sanitaria”.   

Per fare le segnalazioni basta accedere al form presente nel sito www.segnalazioni5stelle.it. Si può accedere anche da www.sicilia5stelle.it.

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