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Il pasticcio di Cannes, l'imbarazzo di Schifani: "Forte danno di immagine per la Sicilia"

La vicenda del finanziamento di 3,6 milioni di euro della Regione per la mostra in Costa Azzurra: "E' una storia i cui sviluppi ogni giorno si appesantiscono. Parlerò con l'assessore Scarpinato ma non in giunta". Poi su Biagio Conte: "Sono pronto a firmare subito un emendamento per la Missione"

La vicenda del finanziamento di 3,6 milioni di euro della Regione siciliana per la mostra di Cannes "è un forte danno di immagine per la Sicilia, è sotto gli occhi di tutti". Sono le dichiarazioni del presidente della Regione siciliana Renato Schifani che oggi ha incontrato i giornalisti a Palazzo d'Orleans. 

Schifani ieri ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione alla prossima edizione del Festival internazionale, "in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza".

"Ieri ho inviato una nota circostanziata dove chiediamo approfondimenti - dice ancora Schifani - paventando alcune ipotesi. E' evidente che questa presidenza farà come è abituata a fare la propria parte. Anche perché questa vicenda, al di là di tutto, sta arrecando, lo ripeto, un forte danno di immagine alla nostra terra. Io vengo dall'avvocatura, e ho avuto una lunga esperienza politica, la mia storia la conoscono in tanti e non amo i colpi di testa. Da avvocato tendo a guardare le carte, per valutare anche gli effetti politici di alcune scelte. Io voglio avere un quadro completo, e spero di averlo a breve. E' una vicenda i cui sviluppi ogni giorno si appesantiscono".

(Video a cura di Rosaura Bonfardino)

Schifani ha detto di non avere parlato della vicenda con l'assessore al Turismo Francesco Scarpinato in giunta, ieri, "Domani ci reincontreremo - dice -. Non ne abbiamo parlato perché ho ritenuto che la giunta si dovesse occupare dei temi che ci hanno portato gli assessori". "Starò ancora per qualche giorno ad osservare per come è doveroso fare - dice - come presidente mi sento la responsabilità di rappresentare la mia terra".

Nel dettaglio il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti "dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento secondo l’articolo 63 del Codice degli appalti (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara)". Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, "non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto". La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione. L’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione.

Schifani su Biagio Conte

Poi Schifani ha parlato di Biagio Conte. "Io - ha detto - sono andato a trovare Biagio Conte senza dire niente a nessuno per stargli vicino in un momento molto difficile. Qualcuno ha scritto che ho fatto passerella. Leggere queste cose mi ha fatto male. Io non faccio passerelle. Ci conosciamo da molti anni con Biagio Conte. E spero con tutto il cuore che possa migliorare anche se le sue condizioni sono molto difficili. Sono pronto a firmare subito un emendamento per la Missione, con tutto il rispetto per l'associazoinismo, il dubbio non mi sfiorerebbe minimamente".

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