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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Salvini contro Orlando, battaglia a colpi di tweet: "Vergognoso, querelo il sindaco di Palermo"

Il ministro dell'Interno reagisce all'accusa di Orlando ("E' ossessionato dai migranti, agevola le mafie"). La controreplica del primo cittadino: "Attendo la querela, sarà un'occasione perché un giudice penale valuti la mia denuncia"

Ieri lo aveva accusato di soffrire di una ossessione "patologica" per i migranti che agevola le mafie. Per questo Matteo Salvini oggi ha scritto su Twitter di avere voglia di querelare Leoluca Orlando (linkando l'articolo di PalermoToday), con un aggettivo che non lascia spazio a troppe interpretazioni: "Vergognoso". Al tweet del Ministro dell'interno, Orlando ha replicato questa mattina, sempre sul social network: "Attendo la querela - scrive il sindaco di Palermo. "Sarà un'occasione perché un giudice penale valuti la mia denuncia".

Si tratta dell'ennesima puntata dello scontro tra Orlando e Salvini. Il sindaco palermitano si è da tempo schierato apertamente contro le decisioni del governo centrale, attaccando le scelte del ministro dell'Interno in tema di immigrazione. "Con la recente circolare inviata a tutte le Prefetture - aveva tuonato ieri Orlando - appare sempre più chiaro il disegno dell'attuale ministro dell'Interno, che non soltanto è sempre più ossessionato, a livelli 'patologici', dall'idea che l'Italia sia una realtà interculturale, ma sempre più chiaramente appare indirizzato a tollerare se non addirittura ad agevolare nei fatti le cosche, la criminalità e quanti, nella presenza di cittadini migranti non regolari, vedono un'opportunità di arricchimento illecito". 

"Dopo aver brillato per l'assoluto silenzio sulla mafia, le mafie, la ndrangheta, i depistaggi di Stato sulla strage di via D'Amelio, il ministro dell'Interno - attacca Orlando - produce ora un documento il cui effetto pratico è quello di far tornare nell'incertezza della mancanza di tutela giuridica migliaia di migranti che sono già in Italia in attesa dell'esito delle proprie richieste di asilo o protezione umanitaria. Quale migliore regalo per i caporali che sfruttano il lavoro nero nei campi della Calabria? Quale migliore regalo per le cosche mafiose in cerca di bassa manovalanza? Quale miglior regalo per imprenditori che non volendo riconoscere giusti salari cercano lavoratori senza tutele giuridiche cui poter imporre stipendi da fame? Quale miglior regalo per il racket della prostituzione se non quello di condannare a mancanza di tutela e incertezza giuridica migliaia di donne già presenti nel territorio del nostro paese? Si conferma così, nella peggiore tradizione del nostro paese, il legame non solo ideologico ma a questo punto di interessi fra estremismi e populismi di intolleranza, di cui il ministro Salvini è certamente leader, e perversioni comportamentali che dall'assenza di tutela giuridica per i migranti hanno solo da guadagnare".

Il riferimento è alla circolare inviata a prefetti e presidenti delle Commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale. Il titolare del Viminale chiede una velocizzazione nell’esame delle istanze e una stretta sulla concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il beneficio più concesso (quest’anno salito a quota 28% e che è una delle tre possibilità previste dalla legge ) e per il quale si invitano le commissioni al rigore "nell’esame delle vulnerabilità degne di tutela". 

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