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Migranti, Orlando attacca Salvini: "Ministro non può incitare all'odio"

Il leader del Carroccio, in Veneto per un comizio per le amministrative, si è espresso senza mezzi termini: "Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie". Frasi che hanno suscitato un vespaio di polemiche

Scontro a distanza tra il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini e il sindaco Leoluca Orlando. Oggetto del contendere le politiche dei migranti. Il leader del Carroccio, in Veneto per un comizio per le amministrative, si è espresso senza mezzi termini: "Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare".

Frasi che non sono passate inosservate e che hanno destato le critiche del primo cittadino palermitano, che considera l'accoglienza uno dei temi portanti della sua amministrazione. "Non vedo l'ora che passi la campagna elettorale - ha detto Orlando - così finalmente potremo avere un ministro dell'interno. Perché non è normale che dall'inquilino del Viminale non venga una, che sia una parola di condanna per un omicidio a sfondo razziale, ma anzi altre parole di incitamento all'odio e alla divisione. Forse, passata la campagna elettorale, Salvini scoprirà che al di là dei proclami la sicurezza di una comunità e di una nazione è cosa più seria e complessa del continuo additare un nemico, anzi un unico gruppo sociale quale nemico".

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