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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caso Diciotti, M5S all'attacco contro Salvini: "Non è modo di affrontare la questione"

Dopo il sindaco Orlando e il presidente dell'Ars Miccichè anche Ugo Forello e Giampiero Trizzino criticano la gestione dei migranti del ministro dell'Interno, indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale

E' scontro tra il Movimento Cinque Stelle palermitano e Matteo Salvini sulla gestione dei migranti arrivati a Catania a bordo della nave Diciotti, dove sono stati costretti a rimanere fino alla scorsa notte. Sia il capogruppo del consiglio comunale di Palermo, Ugo Forello, che il deputato dell'Assemblea regionale siciliana, Giampiero Trizzino prendono le distanze dalla scelte fatte dal ministro dell'Interno, indagato dalla Procura di Agrigento, per sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale, insieme ad un capo di Gabinetto del Viminale. Mercoledì il fascicolo d'inchiesta dovrebbe essere trasmesso alla procura di Palermo che dovrebbe poi girare gli atti al tribunale dei ministri, competente visto il coinvolgimento di un membro dell'esecutivo.

"Vorrei ricordare - afferma Forello - un principio fondamentale delle moderne democrazie, ovvero che le scelte politiche, la discrezionalità politica e dell'azione di governo, trova un limite invalicabile nel rispetto della Costituzione, dei trattati internazionali e della legge. È ormai passato il tempo del 'princeps legibus solutus' e il rispetto dei diritti fondamentali e delle norme viene prima di ogni cosa. Spero che non avvenga più quello che è successo con il caso Diciotti. Con franchezza questo non è il modo con cui va affrontata la questione dei migranti e il risultato raggiunto lo dimostra". 

Il pensiero del capogruppo del Movimento in consiglio trova d'accordo anche il deputato Trizzino: "Il braccio di ferro sui migranti tenuti a bordo della nave Diciotti della guardia costiera è un'azione che non posso condividere in alcun modo". "Vorrei dire - commenta Giusto Catania, capogruppo di Sinistra comune - solo una cosa ai militanti del Movimento 5 Stelle che esprimono critiche, anche dure, sull'operato criminale del ministro Salvini. Non si possono conciliare posizioni in difesa dei diritti fondamentali della persona con le consolidate scelte razziste e xenofobe della Lega. Pertanto decidete di aprire una dura battaglia politica per la rottura di questa alleanza, con la consequenziale caduta del governo, oppure tacete e risparmiateci i vostri sermoni ammantati di buoni sentimenti. Il rispetto della Costituzione e dei diritti umani non possono essere subordinati ad un accordo di potere. Non potete lavarvi la coscienza con qualche post su Facebook".

Intanto si allunga la lista dei politici che attaccano le scelte ministro leghista. Ieri era stato il sindaco Orlando a chiedere la liberazione - poi avvenuta in nottata - dei 149 migranti rimasti a bordo: "Negata la possibilità di accedere alle tutele legali cui hanno diritto". Da venerdì scorso è scontro anche tra Salvini e il presidente dell'Ars Miccichè: "Non sei razzista, sei uno str.. - ha scritto il presidente su Facebook -, dici di non temere l'intervento del Presidente della Repubblica, quello del Primo Ministro, o quello di un Procuratore. Io non ti auguro un'indagine per sequestro di persona. Ti auguro di riuscire a provare vergogna. Non so come tu riesca a dormire al pensiero di quanta sofferenza si stia procurando nel tuo nome. Salvini, non ti stai comportando da ministro di una democrazia occidentale, civile: non stai difendendo i confini d'Italia, perché persino l'ultimo dei soldati in guerra avrebbe pietà di un civile inerme, ferito, indifeso".


 

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