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Nel 2018 sbarchi in calo dell'80%, Orlando provoca Salvini: "Fakenews del Viminale"

Secondo i dati ufficiali del ministero dell'Interno, da gennaio 2018 a oggi sono sbarcati in Italia 16.935 immigrati, -80,13% rispetto al 2017. Il sindaco: "Qualcuno avvisi Matteo Salvini che il Viminale diffonde 'fakenews' sui migranti che smentiscono il capo della Lega"

Dopo i toni duri e le minacce di querele, lo scontro tra il sindaco Leoluca Orlando e il ministro dell'Interno Matteo Salvini si gioca sull'ironia. "Qualcuno avvisi Matteo Salvini che il Viminale 'fakenews' sui migranti che smentiscono il Capo della Lega", scrive su Twitter Orlando. Che poi però rincara la dose in una nota stampa in cio sottolinea che "il ministro dell'Interno da mesi è impegnato in una campagna mediatica sulla presunta invasione dei migranti".

Orlando cita i dati ufficiali del ministero dell'interno, secondo cui da gennaio 2018 a oggi sono sbarcati in Italia 16.935 immigrati, -80,13% rispetto al 2017 e - 78.29% rispetto a due anni fa. 

"Di fronte a questi numeri che sono ovviamente più che attendibili - afferma Orlando - è sempre più evidente come la politica e le prese di posizioni di Salvini non hanno alcun fondamento ma sono, queste davvero, il frutto del continuo ricorso a fakenews."

I numeri del Viminale

Lo scorso anno gli sbarchi erano stati complessivamente 119.369; nel 2016 181.436. Del totale degli immigrati sbarcati, quest'anno 11.535 sono provenienti dalla Libia (-85,85% rispetto al 2017 e -85,21% rispetto al 2016); lo scorso anno erano 81.523. I porti maggiormente interessati agli sbarchi sono stati quelli di Pozzallo, Catania, Messina, Augusta, Trapani, Lampedusa, Palermo, Porto Empedocle, Crotone, Reggio Calabria e Cagliari. Le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco da gennaio a oggi sono state: Tunisia per 3.071, Eritrea (2.561), Sudan 1.582, Nigeria 1.231, seguite da Costa d'Avorio, Mali, Guinea, Pakistan, Iraq e Algeria. I minori stranieri non accompagnati sbarcati nel nostro Paese sono stati quest'anno fino ad oggi 2.649, nel 2017 15.779, 25.846 nel 2016. Il numero di sbarchi è comunque in diminuzione da tempo.

Nei primi tre mesi del 2018 - secondo i dati del Viminale - erano arrivati via mare 6.161 persone, il 75% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 24.278. Ancora più netta la flessione per i migranti partiti dalla Libia. Anche dal 1 gennaio al 22 giugno scorso gli arrivi hanno visto una diminuzione pari al 77,34% rispetto allo scorso anno e un decremento del 71,06% rispetto al 2016. A fine maggio di quest'anno - quando il titolare del Viminale era ancora l'ex ministro del governo Gentiloni Marco Minniti - il calo di sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2017 era stato del -79%. Sempre a maggio erano arrivate via mare 1.314 persone, il 90% in meno del maggio 2017. Andando ancora indietro nel tempo, ad aprile 2018, sono arrivati 3.171 migranti, il 75,5% in meno rispetto all'analogo mese del 2017 quando ne erano sbarcati 12.943.

Ci sono tuttavia altri numeri che indicano la costante drammaticità dei "viaggi della speranza" dalle coste africane. Dopo gli ultimi naufragi davanti alle coste libiche, sale a 1.405 il conto dei migranti morti nel Mediterraneo nel 2018. I dati, dell'Oim, sono dei primi di luglio. La rotta più pericolosa è quella che parte dalla Libia (953 morti). E se il numero delle vittime è in calo rispetto allo stesso periodo del 2017, quando se ne registrarono 2.290, è invece in crescita la mortalità per traversate tentate: dall'1,7% dello scorso anno al 2% del 2018. Le traversate sono infatti quasi dimezzate: dalle 137.553 del 2017 alle 69.874 di quest'anno. Complessivamente sono 45.808 le persone arrivate via mare in Europa quest'anno: oltre 16 in Italia, oltre 15 mila in Spagna e oltre 13 mila in Grecia.

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