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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Ponte sullo Stretto diventa "opera prioritaria": cosa prevede la manovra

Il governo rimette in moto l'iter per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Il primo passo è contenuto nella legge di bilancio. Cosa è stato deciso

Il Ponte sullo Stretto diventa qualcosa in più di un progetto, di un'idea vagheggiata da decenni. Il governo rimette in moto l'iter per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Il primo passo è contenuto nella legge di bilancio (trasmessa alla Camera). 

L'articolo 82 della manovra recita: "Collegamento stabile, viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente". Il Ponte sullo stretto viene definito come "opera prioritaria e di preminente interesse nazionale". Lo scopo dichiarato è quello di "rilanciare l'economia del Paese attraverso il completamento della rete infrastrutturale primaria e contribuire agli obiettivi dell'Unione europea relativi alla Rete transeuropea".

Si prevede la riattivazione della società Stretto di Messina spa in liquidazione, nata nel 1981. Si prevede poi che il commissario liquidatore resti in carica in qualità di commissario straordinario del Governo per la gestione ordinaria della Società nelle more della nomina degli organi sociali. 

Nella manovra si legge poi che "al fine di sostenere i programmi dì sviluppo e il rafforzamento patrimoniale della società, Rete Ferroviaria Italiana spa e Società Anas spa sono autorizzate, proporzionalmente alla quota dì partecipazione, a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, sino all'importo complessivamente non superiore a 50 milioni di euro. A tal fine è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2023".

"Con il ponte sullo Stretto e l'Alta velocità  - commenta il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia - riusciremo a portare la ricchezza che proviene dall'Oriente e transita nel Mediterraneo direttamente nel Nord Europa attraverso l'Italia. Questo è il nostro obiettivo. Nonostante la crisi energetica ed economica, nella manovra ci sono interventi infrastrutturali importanti, dallo sblocco della captazione del gas nell'Adriatico al Ponte sullo Stretto". Prioritario per Rampelli è "far partire il Mezzogiorno, il cui decollo avvantaggia tutta l'Italia contribuendo ad aumentare il Pil di parecchi punti percentuali. Con pochi soldi nelle casse dello Stato e tanti debiti intanto sfronderemo la giungla della burocrazia falcidiando le procedure amministrative inutili, daremo il diritto di voto al personale navigante, dopo aver istituito il Ministero del Mare. Solo degli irresponsabili potevano sopprimerlo in una nazione che è il mare".

fonte Today.it

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