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"Fuori i sottosegretari indagati", Grillo contro Davide Faraone

Sul blog del leader del Movimento Cinque Stelle è stato pubblicato un post dal titolo "Fuori gli indagati dallo Stato/Davide Faraone a casa". "E' indagato - scrive il genovese - per peculato per le spese pazze dell'Assemblea regionale siciliana"

"Il ministro Lupi si è dimesso pur non essendo indagato, nel governo ci sono quattro sottosegretari indagati. Devono andare via. Gli incarichi pubblici vanno interdetti agli indagati finché la magistratura non fa il suo corso. Oggi è il turno di Davide Faraone del Pd". Esordisce così il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, nel post dal titolo "Fuori gli indagati dallo Stato/Davide Faraone a casa" , pubblicato sul suo blog.

Grillo motiva la sua richiesta di dimissioni per l'esponente palermitano del Pd, oggi sottosegretario all'Istruzione, sottolineando che "Faraone è indagato per peculato per le spese pazze dell'Assemblea regionale siciliana, l'inchiesta sull'uso illecito dei fondi destinati ai Gruppi parlamentari. Nell’inchiesta  - si legge - sono indagati per peculato 83 consiglieri delle ultime tre legislature e 14 consulenti e dipendenti dell’Ars. Le spese illegittime, secondo gli investigatori, ammontano a oltre dieci milioni di euro. Cosa ha fatto Faraone nella vita per arrivare alla poltrona e perché il governo ce lo tiene incollato nonostante sia indagato?". "Con un curriculum così - conclude ironico Grillo - nel Pd sottosegretario è il minimo sindacale. Per diventare ministro ci vuole almeno una foto a cena con un boss, altrimenti non sei nessuno".

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