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"Sindaco infame": minacce e insulti a Orlando

Due episodi "sinistri" in poche ore: prima la lettera di minacce, recapitata in segreteria, poi lo striscione di insulti, su un lenzuolo bianco, appeso alla recinzione della scuola Falcone allo Zen. Indagini in corso

Mancava una “n” ma il messaggio è arrivato lo stesso. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è sotto pressione. Dopo la lettera di minacce, ecco lo striscione di insulti. Tutto in poche ore. Ieri pomeriggio è arrivata una telefonata al 112 per richiamare l’attenzione. “Venite a vedere”. Su un lenzuolo bianco la grande scritta, realizzata da una mano ignota, appesa alla recinzione della scuola Falcone allo Zen. "Sidaco Orlando infame".

A Palazzo delle Aquile il clima è diventato pesante. Perché l’episodio dello Zen si collega a quello di poche ore prima. La lettera cioè raccolta dalla segreteria del sindaco. Tono duro, secco e deciso. Il senso della missiva è riassunto in due parole: “Stai attento”, con riferimenti ad alcune persone che lavorano con Orlando.

Orlando, nella serata di ieri, ha twittato: “Insulti, minacce e vandalismi sono conferma che finalmente incivili e violenti sono nervosi. Si rassegnino: per loro la musica è cambiata”. Su entrambi gli episodi sono state avviate indagini per accertare se ci sia un legame e chi siano gli autori. Su tutti e due i casi indagano polizia e carabinieri.

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