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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Si chiude la Leopolda, Faraone difende Baccei: "Non è una spia"

L'evento organizzato dal sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione ha visto "più di cinque mila persone" nei due giorni. Tentativo di ricucire con il Governatore: "Crocetta stai tranquillo". Falcone (Forza Italia): "E' iniziata la campagna elettorale di Faraone"

Si chiude la "Leopolda" palermitana e per Davide Faraone, organizzatore della manifestazione, è tempo di bilanci. "Tra ieri e oggi abbiamo registrato una partecipazione di oltre 5 mila persone, gente arrivata qui da tutta la Sicilia". Poi la stoccata ai grandi assenti del Partito Democratico: "Chi non vede l'importanza di questa manifestazione o è uno stolto o è in malafede". Nella seconda e ultima giornata all'ex Fabbriche Sandron Faraone ha invocato il cambiamento, del centro sinistra e del Pd, sottolineando le differenze con il partito di Bersani: "Siamo un'altra cosa, siamo di più". Poi il tentativo di ricucire il rapporto con il presidente Rosario Crocetta.

Dal palco Faraone ha precisato di non volere entrare in contrasto con il Governatore: "Crocetta stai tranquillo, sereno non si usa più… Qui nessuno ha voglia di far nascere progetti alternativi a questo governo regionale. Qui abbiamo sempre avuto solo il campo dell'assistenzialismo. Il problema è capire di cosa te ne fai dei fondi che chiedi a Roma. Stiamo costruendo una classe dirigente nuova, a cui chiedo di continuare a metterci la faccia. Siamo la Sicilia del cambiamento". Poi la difesa dell'assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei: "Se c'è qualcuno che vuole ripulire il bilancio della Regione non è un pazzo. Baccei non è venuto a fare la spia. Non deve essere sopportato, ma sostenuto. Se non lo si fa davanti a un'operazione di risanamento così importante, lo si isola".

Sui conti della Sicilia ha tenuto banco la questione del buco di bilancio di 3,5 miliardi di euro. "Finalmente un dato reale. Qui in passato - spiega Faraone - la classe dirigente metteva entrate fittizie per garantirsi le uscite. Un sistema che ha lasciato un fardello enorme, un debito enorme che siamo chiamati a colmare. Stiamo facendo un'operazione di salute pubblica. Abbiamo 22 miliardi di fondi comunitari, sempre utilizzati male. Ora abbiamo il dovere di costruire percorsi virtuosi. Risanare - conclude - non vuol dire non potere creare sviluppo".

"Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, da oggi sono stati sgombrati. La manifestazione renziana - ha dichiarato Marco Falcone, capogruppo all'Ars di Forza Italia - è l'inizio della campagna elettorale di Davide Faraone alle prossime elezioni regionali. Mentre la Sicilia affonda, il Pd, piuttosto che governare e dare risposte alla sempre più dilagante povertà isolana, è intento a fare guerre fratricide".

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