Legge sull'aborto, appello del comitato Esistono i diritti a Razza: "Sia applicata anche in Sicilia"
Nella nostra regione la norma viene disattesa dall’87% delle strutture pubbliche con il conseguente aumento del numero di aborti clandestini
Il comitato Esistono i diritti lancia un appello all'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per una corretta applicazione anche in Sicilia della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza (la numero 94 del 1978).
"Noi donne e uomini, diversi per storia cultura e orientamento politico, ci appelliamo a lei affinché la legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza, approvata dal Parlamento italiano nel 1978 e quindi legge dello Stato, sia effettivamente applicata anche in Sicilia dove i pochi consultori e i molti medici obiettori rendono la sua efficacia estremamente ridotta nella nostra regione". Così si legge nell’appello sottoscritto da oltre cento personalità del mondo della cultura, della politica, dello spettacolo e delle professioni, tra le quali Letizia Battaglia, Leo Gullotta, Pino Apprendi, Enrico Del Mercato, Fabrizio Lentini, Silvana Polizzi, Marco Carapezza, Giovanna Fiume, Rosalba Bellomare, Valeria Ayovalasit, Ernesto Melluso, Francesco Gentile, Francesco Leone, Turi Lombardo, Stefania Blandeburgo, Giuditta Perriera, Marco Feo, Salvo Tessitore, Giosuè Calaciura.
In Sicilia di fatto la legge viene disattesa dall’87% delle strutture pubbliche con il conseguente aumento del numero di aborti clandestini. E’ anche stata presentata - sempre su iniziativa del Comitato, che porta avanti il metodo pannelliano della transpartiticità - un'interrogazione parlamentare all'Assemblea regionale siciliana. Nei prossimi giorni il comitato chiederà un incontro con l'assessore Razza per affrontare e risolvere la questione. A sostegno della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza è intervenuto anche il Consiglio comunale, che ha approvato un'apposita mozione.