rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Lega, Gelarda: "Salvini azzeri tutto in Sicilia, a Palermo le elezioni ci hanno punito"

Non le manda a dire il consigliere comunale uscente che in un lungo post su Facebook esamina il risultato delle amministrative del 12 giugno e punta il dito contro il segretario regionale del partito Nino Minardo. La replica del partito

Una riflessione "sul risultato pessimo" della Lega/Prima l'Italia alle amministrative di Palermo e un invito a Matteo Salvini "a rivedere profondamente l'assetto del partito a livello regionale". Non le manda a dire Igor Gelarda, consigliere comunale uscente della Lega, che in un lungo post su Facebook esamina il risultato delle amministrative del 12 giugno e punta il dito contro il segretario regionale del partito Nino Minardo che "avrebbe dovuto fare una riflessione, convocando subito un'assemblea plenaria di iscritti, amministratori e dirigenza, e che invece se ne è guardato bene".

"Il risultato a Palermo è stato assolutamente insoddisfacente - sottolinea Gelarda che non è stato rieletto - Un pericoloso campanello d'allarme che dovrebbe indurre Matteo Salvini a rivedere profondamente l'assetto del partito a livello regionale, dando di nuovo voce ai territori. Siamo passati da un risultato incredibile del 21% alle Europee di tre anni fa, al 2,5 % di Agrigento di un anno e mezzo fa a un 5% per miracolo di Palermo adesso. E a Palermo avevamo una forza teoricamente invincibile sul campo: cinque consiglieri comunali uscenti, due deputati regionali, un assessore regionale e un deputato nazionale, tutti palermitani. Tutti quanti insieme - chiosa - siamo riusciti a superare di appena 250 voti lo sbarramento".

Per Gelarda, "è chiaro che il partito in Sicilia non è più attrattivo, non incarna più quella forza di rottura con la mala politica siciliana che la gente si aspettava. A Palermo hanno votato quattro cittadini su 10 perché ormai la sfiducia nella politica è totale. E la Lega, che in Sicilia non ha dato risposte, è stata punita".

Orgoglioso dei suoi 846 voti, anche se ammette essere meno di quelle che si aspettava, Gelarda non risparmia critiche al suo partito. "Per quale motivo oggi un siciliano dovrebbe votare ancora la Lega? Un partito che non ha rotto con gli schemi del passato, che in Sicilia è gestito da persone che hanno già governato senza che nulla cambiasse nell'isola. Ecco perché adesso chiedo un profondo momento di riflessione da parte di Matteo Salvini. Perché io voglio stare in un partito che affronta le necessità delle persone, in un partito che non deve chiudersi nei palazzi e chiedere solo posti di potere, altrimenti non ha senso e si viene puniti come lo siamo stati noi il 12 giugno a Palermo. Mi aspetto, adesso, che si faccia una seria riflessione e la Lega cambi completamente aspetto e assetto in Sicilia o già alle prossime regionali non avrà alcuna speranza".

La replica della Lega

E in serata la Lega siciliana ha rispedito le accuse lanciate oggi pomeriggio dall'ex consigliere comunale Igor Gelarda. La risposta arriva con una nota firmata dal deputato nazionale Francesco Scoma, dai deputati regionali Vincenzo Figuccia e Marianna Caronia, dall'assessore regionale Alberto Samonà, dai consiglieri comunali Sabrina Figuccia e Alessandro Anello e da Pippo Fallica della segreteria politica.

"Dispiace che l'ex consigliere comunale di Palermo, Igor Gelarda, abbia sfogato tutta la sua amarezza per la mancata rielezione a Palazzo delle Aquile contro i colleghi di partito - dicono - Le sue riflessioni, non affrontate nelle sedi opportune della politica e rilasciate alle piazze mediatiche, sono fuorvianti e sgradevoli in quanto non rispecchiano il vero risultato della Lega-Prima l'Italia non solo nel capoluogo ma anche in tutta la Sicilia".

La Lega siciliana parla di "ingenerosa analisi del voto" da parte di Gelarda che "non tiene conto dei suoi incarichi all'interno del partito come responsabile regionale dei dipartimenti o di candidato alle Europee non eletto, oppure di capogruppo al Comune di Palermo e capolista alle elezioni amministrative". "Disponendo di tutti gli strumenti di visibilità che il partito gli ha messo a disposizione in questi anni - punzecchiano - non è forse riuscito a radicarsi sul territorio come invece tutta la Lega, i suoi attuali dirigenti, gli eletti in Comune o in Regione, hanno saputo dimostrare di fare. Quindi ora sparare a zero contro esponenti del suo partito, nei giorni chiave per la preparazione delle liste per le elezioni regionali, sembra un esercizio inutile quanto davvero poco lungimirante".

Per gli esponenti del Carroccio nell'isola "la lista 'Lega-Prima l'Italia' è l'artefice della grande vittoria del centrodestra a Palermo" e oggi il partito "vive una stagione nuova ed entusiasmante". Difesa anche del coordinatore regionale Nino Minardo che, sottolineano, "ha svolto, con grande tenacia e infinita pazienza, un lavoro meticoloso di raccordo tra persone con formazioni politiche diverse ma con obiettivi comuni nel rispetto delle proprie idee e nell'interesse della crescita del partito". "Gelarda - concludono - è una risorsa per il nostro movimento e, pur comprendendo il suo sfogo, siamo sempre al suo fianco se vorrà cimentarsi alle prossime elezioni regionali di novembre. Invece di annunciare aut aut a Salvini, faccia mea culpa ed eviti di imitare l'atteggiamento di chi, deluso dal proprio risultato, ricerca la colpa negli altri".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lega, Gelarda: "Salvini azzeri tutto in Sicilia, a Palermo le elezioni ci hanno punito"

PalermoToday è in caricamento