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L'ipotesi Lagalla sindaco rischia di spaccare il centrodestra: Fratelli d'Italia propone Carolina Varchi

Il consigliere Mimmo Russo si dice contrario a replicare "a Palermo e in Sicilia il modello Draghi", Stefano Santoro rincara la dose: "No a chi è in continuità con l'orlandismo e con il pensiero gesuita, meglio correre da soli con un nostro candidato". L'ex leghista Donato: "Serve rinnovamento"

L'ipotesi di una candidatura a sindaco di Roberto Lagalla rischia di spaccare il centrodestra, con Fratelli d'Italia pronto a defilarsi se "a Palermo e in Sicilia si vuole replicare il modello Draghi". Di più: in antitesi a Lagalla, il partito di Giorgia Meloni propone la candidatura di Carolina Varchi.

A lanciarla nell'agone elettorale la deputata nazionale di Fdi è Stefano Santoro, che su Facebook pubblica un lungo post contro Lagalla, che definisce "in continuità con Orlando". L'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, passato da qualche giorno all'Udc, ha incassato l'endorsement del presidente dell'Ars, nonché commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè. Fratelli d'Italia però non ci sta e, forte dei sondaggi che a livello nazionale lo indicano come primo partito, fa sapere agli alleati che "basta parlare ufficialmente e ognuno se ne va per la sua strada". Mimmo Russo 2-2

Così in una nota il consigliere comunale Mimmo Riusso (nella foto a destra): "Fratelli d'Italia è pronta da sempre al dialogo senza  nessuna preclusione per trovare un accordo complessivo, solo ed esclusivamente con tutti partiti e movimenti all'interno  del centrodestra. Chiunque avesse altre idee o proposte diverse, deve comunicarle in riunione ai tavoli ufficiali e non a mezzo stampa. E' sgradevole leggere dichiarazioni da parte di consiglieri, deputati, segretari cittadini e del presidente dell'Ars che volgono le loro attenzioni alle sirene di Italia Viva oppure pensano di fare a Palermo ed in Sicilia esperienze del tipo governo nazionale. Fratelli d'Italia ha nel suo dna cultura di governo e uomini pronti per le battaglie future: dalla deputata Carolina Varchi, al coordinatore regionale Giampiero Cannella, passando per gli eurodeputati Giuseppe Milazzo e Raffaele Stancanelli".

Stefano Santoro - storico esponente della destra locale, che l'anno scorso ha lasciato la Lega dopo la svolta moderata per passare a Fdi - rincara la dose: "Si respira una brutta aria in quella che dovrebbe essere l’area del centrodestra! Autocandidature a sindaco di Palermo da parte di chi ha sempre mostrato ostilità nei confronti di Fratelli d’Italia e della destra, da parte di chi costituisce una continuità con l’orlandismo e con il pensiero gesuita. Questa autocandidatura viene avallata da un singolo esponente di un altro partito della coalizione, oggi stimato al 4%, ma che parla come se fosse il 1994… Poi assistiamo alla venuta a Palermo di un altro esponente del cosiddetto centro moderato che autoincensa l’auto-candidato appena entrato nel suo partito delll'1% e infine si auspica l’ingresso di Renzi e Italia Viva con l’1,5%. Tutto questo viene proclamato senza avere l’accortezza politica di sentire Fratelli d’Italia, primo partito nei sondaggi".

"Mi sembra opportuno evidenziare - prosegue Santoro - che gli 'autorevoli' esponenti di questo asserito centro moderato (ma cosa è carne o pesce?), che al governo nazionale siede con propri uomini accanto ai comunisti e ai grillini, hanno dato ordine ai propri consiglieri comunali di non sfiduciare Orlando, così permettendogli di aggravare il dissesto finanziario del Comune, votando poi la delibera di pre-dissesto che consente a Orlando di preparare un taglio ai servizi della città per 80 milioni di euro per i prossimi dieci anni, che graveranno sulla prossima amministrazione comunale".

Da qui la proposta di Carolina Varchi: "Stando così le cose, propongo ai miei colleghi di Fratelli d’Italia di scrollarci di dosso questa zavorra e di andare alle elezioni comunali da soli, candidando alla carica di sindaco la migliore espressione del nostro partito: l’avvocato Carolina Varchi, brava professionista, donna e militante valorosa con una lista di patrioti per il Consiglio comunale. Basta con gli inciuci e i tentativi di replicare l’accozzaglia che sostiene il governo nazionale".

Sulla stessa scia un'altra ex leghista, cioè l’eurodeputato Francesca Donato, che potrebbe trovare collocazione in Fratelli d’Italia: "L’ex rettore - spiega in una nota l’europarlamentare attualmente del gruppo Identità e Democrazia- è una personalità autorevole con cui mi auguro ci si possa confrontare sul futuro di Palermo, tuttavia credo che il centrodestra o parte di esso debba rifuggire dalla tentazione di replicare il modello Orlando. I partiti di centrodestra hanno donne e uomini di qualità in grado di costruire una proposta politica e amministrativa assolutamente alternativa a quella orlandiana, senza scimmiottarla o peggio ammiccando a parti di essa. Dai leader del centrodestra mi aspetto presto una proposta politica seria incentrata sul rinnovamento e la competenza. A Palermo abbiamo bisogno di cambiare radicalmente".

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