Isnello, dopo 97 anni il Consiglio comunale revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini
Riconoscimento attribuito al Milite Ignoto. Il sindaco Marcello Catanzaro: "Un atto simbolico dal significato ben preciso: l'Italia repubblicana nasce dalla lotta di Resistenza e ripudia l'ideologia fascista"
Revocata, dopo 97 anni, la cittadinanza onoraria del Comune di Isnello a Benito Mussolini. Così ha deciso il Consiglio comunale nella seduta del 26 novembre nel corso della quale il riconoscimento è stato invece assegnato al Milite Ignoto. "Un atto simbolico dal significato ben preciso: l'Italia repubblicana - dichiara il sindaco Marcello Catanzaro - nasce dalla lotta di Resistenza e ripudia l'ideologia fascista. A cento anni dalla traslazione del feretro del Milite Ignoto nell'Altare della Patria a Roma, il Comune di Isnello - aggiunge il primo cittadino - ha voluto onorare le vittime di tutte le guerre, ma in generale tutti coloro che sono caduti per la nostra Italia, dentro e fuori i confini nazionali, riconoscendo a tutti i caduti senza nome, la cittadinanza isnellese".
Ai piedi del Monumento ai Caduti, appena restaurato, verrà collocata una targa a testimonianza di quanto stabilito nel corso della seduta consiliare. Il Comune inoltre si è impegnato formalmente a diffondere la conoscenza su tutto il territorio comunale del numero di necessità 1522, riservato a tutte le vittime di violenza e stalking: verranno affissi dei cartelli informativi nei punti di aggregazione, negli uffici pubblici e negli esercizi commerciali, che dietro apposita convenzione, riporteranno l'indicazione del 1522 anche sugli scontrini e la stessa dicitura sarà riportata sulle ricevute di pagamento dei tributi comunali. Inoltre, in tutte le scuole del territorio saranno attivati percorsi di educazione sentimentale per fare crescere gli alunni nella consapevolezza dell'uguaglianza e del rispetto.
Grazie alle ultime variazioni di bilancio, infine, è stato determinato un fondo di 50 mila euro da destinare, tramite bando pubblico, a tutte quelle attività produttive che nel periodo acuto della pandemia hanno subito una diminuzione del fatturato. Individuate anche le risorse per mettere in funzione l'ambulanza, ferma in garage da quando è stata acquistata.