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Per mettere i conti a posto il Comune valuta la vendita delle quote Gesap: è coro di no

L'amministrazione detiene il 31,54% delle azioni della società che gestisce l'aeroporto Falcone e Borsellino. Quasi 23 milioni di euro il loro valore. Caronia e Gelarda (Lega): "Idea scellerata. Orlando riferisca in Consiglio comunale e all'Ars". Randazzo (M5s): "Un grave errore che andrebbe a danneggiare l’interesse pubblico e dei palermitani"

Vendere le quote Gesap per mettere a posto i conti del Comune di Palermo, evitare il dissesto e l'insediamento di un commissario. L'ipotesi sarebbe al vaglio dell'amministrazione comunale che detiene il 31,54% delle azioni della società che gestisce l'aeroporto Falcone e Borsellino. Quasi 23 milioni di euro il loro valore, non abbastanza: al Comune mancano 80 milioni per chiudere il bilancio di previsione 2021. Insorgono Lega e Movimento 5 Stelle. 

"La proposta di vendita delle quote societarie della Gesap, l'unica tra le società partecipate che è in forte attivo, è assolutamente scellerata. Ma sarebbe la conferma che pur di salvare sé stesso dalla vergogna del dissesto, Orlando è pronto a devastare quel poco che è sopravvissuto alla sua gestione", dichiarano il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Igor Gelarda e la deputata regionale e consigliera comunale Marianna Caronia che chiedono la convocazione del sindaco e dei vertici della Gesap sia in Consiglio Comunale sia in commissione trasporti all'Ars. "Non si può pensare di fare cassa - concludono i leghisti - svendendo la Gesap a danno della città e del sistema del trasporto regionale".

Contrario all'ipotesi anche il consigliere comunale Antonino Randazzo del Movimento Cinque Stelle: "Sarebbe un errore strategico da parte del Comune mettere in vendita la società che gestisce l’aeroporto che ha dimostrato in questi anni una grande crescita con importanti piani di investimenti. Chiedo alla Giunta e all’Assessore Marino di scartare tale ipotesi, che sarebbe un grave errore e che andrebbe a danneggiare l’interesse pubblico e dei palermitani. E chiedo anzi di avviare un processo di rafforzamento della società con la quotazione in borsa".

Ieri è scaduto il primo termine per la prima bozza del piano di riequilibrio. Il documento dovrebbe essere varato entro fine dicembre per evitare il default.

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