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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cinisi, è tempo di crisi e di... conguagli: al via il pagamento delle indennità

Oltre 34 mila euro in arrivo nelle tasche degli amministratori. La Corte Costituzionale ha stabilito che il Comune non rientra tra quelli soggetti ai tagli per violazione del patto di stabilità 2012 e così, con una determina, i politici si sono riassegnati quello che prima si erano tolti

L'anno nuovo a Cinisi inizia con il saldo del pagamento delle indennità degli amministratori locali, dovute per il 2013. Con determina n. 1472 del 31 dicembre 2013 il Comune ha infatti deciso di impegnare la somma complessiva di 34.750 euro (oltre IRAP per 2.363 euro) sul bilancio 2013 come conguaglio per il "lavoro" svolto dagli amministratori.

La spesa è così ripartita:

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Con la determina viene anche incaricato "l’ufficio personale all’elaborazione mensile di cedolini di pagamento" e stabilito "di procedere alla liquidazione del gettone di presenza in favore dei Consiglieri Comunali, per la partecipazione alle sedute di consiglio comunale e delle commissioni consiliari, con separato atto, previo rilevazione delle presenze alle sedute". Pagamento che invece non è ancora stato effettuato.

Sia chiaro è tutto regolare. Gli amministratori si erano ridotti del 30 % le indennità poichè tenuti a farlo "in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno nell’anno successivo a quello dell’inadempienza", come sancito dal decreto legislativo n.149 del 06/09/2011.

La sentenza della Corte Costituzionale n.219 del 2013 ha però poi stabilito che il Comune di Cinisi non rientrava tra i quelli soggetti alla sanzione per violazione del patto di stabilità 2012 e così è stata fatta una determina, quella del 31 dicembre 2013 appunto con la quale gli amministratori hanno deciso di ri-assegnarsi quello che prima si erano tolti adeguando le proprie indennità e non ascoltando il consiglio che circa un mese prima Paolo Amenta, vice presidente dell'Anci Sicilia aveva dato loro attraverso Repubblica.it.

"Pur avendone la possibilità - affermava Amenta - invito i sindaci a reintegrare i servizi mancanti invece di aumentarsi gli stipendi".

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