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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Miccichè riceve l’ambasciatore spagnolo a Palazzo Reale: "Ho invitato re Felipe VI"

Jesùs Gracia ha affrontato il nodo dell’indipendenza della Catalogna con il presidente dell'Ars: "In Spagna la situazione non è facile da quando fu indetto il referendum, le richieste indipendentiste indeboliscono economicamente il Paese"

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha ricevuto in visita ufficiale a Palazzo dei Normanni l’ambasciatore di Spagna S.E. Jesùs Gracia, accompagnato dal console onorario Ignazio Caramanna. L’incontro è stato l’occasione per affrontare il nodo dell’indipendenza della Catalogna e le analogie con le spinte autonomistiche della Sicilia. L’ambasciatore ha spiegato che in Spagna la situazione non è facile da quando fu indetto il referendum per l'indipendenza della Catalogna, dichiarato illegale dalla Corte Costituzionale. “In un momento in cui le istituzioni europee sono deboli – ha detto Gracia - la situazione catalana e le richieste indipendentiste indeboliscono economicamente la Spagna”. Il presidente Miccichè ha invitato il re Felipe VI a Palazzo dei Normanni: “Anni fa ho conosciuto il padre, re Juan Carlos e adesso mi farebbe molto piacere incontrare Felipe: a Palermo ritroverebbe le sue radici”.  

Miccichè ha posto l’attenzione sul periodo in cui la Sicilia, nei primi decenni del XVI secolo, entrò a far parte dei possedimenti dei sovrani spagnoli: “Il Palazzo Reale rappresenta una straordinaria sintesi di culture arabo, greco-bizantina e normanna e un raro esempio di convivenza. Durante la dominazione spagnola il governo dell'Isola era gestito da un viceré, una sorta di governatore, scelto fra personalità di rilievo della nobiltà, che, esercitando poteri amplissimi in nome e per conto del re, abitava proprio in questo Palazzo insieme con la sua corte. Ma è con i Borbone che il Palazzo Reale si è trasformato ancora, tanto che nel 1798 la corte borbonica, trasferitasi qui a causa dell'occupazione francese di Napoli, fa modificare numerosi ambienti per adattarli alle nuove esigenze”.  

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